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avrà alte pretensioni economiche. Leggete la sua Lettera, e rimanda- temela subito per la regolarità delle mie carte. Calcolate poi cosa possa essere questo imbroglio. Antici è persona cordialissima, onoratissima, e la sua parola non ammette la più piccola esitanza. Altronde Mel- chiorri come poteva sognare che si fosse parlato a Marini? E se si è parlato perchè Antici lo tacerebbe, tanto più avendo ottenuta acco- glienza sodisfacente? E Marini come potrebbe non più volere quello che due giorni avanti voleva? In questa confusione, scrivo ad Antici pregandolo di proporre in ogni modo il trattato per ottenere solleci- tami' una risposta concludente, e taccio affatto di quanto abbiamo scritto fra noi.1 Siccome però il migliore ingrediente degli affari è la lealtà, crederei che parlaste apertamente con Lui, e gli faceste leggere la mia delli 28. mzo, le successive, e questa. Egli ha diritto a pienis- sima confidenza, e con questa si svilupperanno i nodi e si spiegherà quella mal'intesa che senza meno li deve avere avviluppati. Rimetto però alla vfa prudenza il regolarvi secondo le circostanze. In conclu- sione vorrei che questo affare non venisse guastato, e spero che il Signore lo dirigerà al bene di questa cara Figlia, se il concludersi sarà un premio della sua saggia e cristiana condotta. Tenete bene affiatato Melchiorri, e lasciatelo disposto ad assumere o continuare le tratta- tive qualora Antici partisse, e qualora prima del suo partire non fos- sero queste legate o sciolte defini tivami come però dovrebbe acca- dere. Passiamo ad altro affare. Dall’acclusa memoria vedrete quanto mi accade con la Cong[rega- zio]ne del Buon Govno. Io voleva lasciare le cose al corso loro, e restar- mene in pace, ma tutti mi consigliano di non tacere, e lo stesso Dele- gato si dichiara disgustato se non difendo le mie ragioni. Ho scritto dunque al Cardi Prefetto assai arditamente domandando giustizia, e questa giustizia bramerei di ottenere. Il Cavi Marini deve conservare in B[uo]n Govno autorevolissime intervenzioni. Direttami o col mezzo di Melchiorri fategli avere l’accluso foglio, ed impegnatelo a dire una parola perchè mi si accordi una difesa reclamata da tutte le Leggi. Se avete altri mezzi, impiegateli, e vedete di farmi uscire con- venientemi da questo affaruccio. Nella inutilità di questi tentativi urlerò come uno scorticato, e mi quieterò senza voce, e senza dolore. Addio mio caro Figlio. Buone notizie di tutti, ed io vi abbraccio, e vi benedico di cuore. vro Affmo Padre.