Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/819

derano come te, che ottieni l’impiego. Della prelatura qui pare che nulla sia traspirato, ma è dunque vero che il Segfio di Stato te l’ha offerta, come rilevo dalla tua ultima? nell’altra in cui me ne parlasti, mi facesti intendere che fosse un progetto, non un’offerta per parte così alta. Abbiti i miei rallegram.' pel rifiuto, in cui trovo tutti i van- taggi per te, e maggior onore. - Senti una buzzara che ci succede. Ti ricordi torse che Luigi prima della tua partenza faceva un tantino l’amore con Carolina Fedeli. Quest’inverno è andato, e va quasi ogni notte a discorrer con lei sotto la finestra. Siccome in questo paese niente può restare un pezzo occulto, se n’è andato discorrendo, tanto che Luigi Galamini ha creduto di poter profittare di quest’intrigo per far Luigi suo ruffiano con M. Mazzagalli, e glie l’ha fatto proporre. Figu- rati l’indegnaz.c di Luigi; pure risovvenendosi che la simulazione potea fare al caso, prese tempo per venire a domandarmi parere. Lo stato in cui si trova presenti la relazione di Galamini con M.a è que- sto. So di certissimo che ora ella non se ne cura, come ti proverò a suo tempo, non so poi se se ne sia mai curata, e se il presente non sia un dispetto donnesco. Galamini questo Carnev.® ha fatto l’amore con una sposa Anconitana cognata della Condulmari in un modo così goffo e ributtante che fu uno scandalo generale, anche dei forest.1 come Roccetti, i suonatori ecc. Egli allora pretese di aver avuto rela- zione per lettera con M.a ma che si era seco disgustato perchè alla domanda della sua mano essa avea risposto che non potea contraddil- la madre ec. Questo è quello ch’io voglio saper se è vero, e per cui tengo a freno Luigi. Intanto Gal.' cerca un abboccami con L.1. L’al- tra sera lo trovai intorno a casa che discorrea con Fagotto, feci la ronda, chiamai a suo tempo costui, e mi feci confessare cosa volea. Siccome il coglione non avea nemmeno avuto la prudenza di nasconder l’og- getto per cui volea L.' io spiegai tutto a Fag." minacciandolo ben bene se parlava. Luigi non s’esporrà com’è naturale a parlarci, ma se si può, gli farà trarre di bocca dei schiarimenti sul pas.° se no, prenderà la lettera, e glie la rimanderà dopo essercisi pulito il culo, ovvero la met- terà in mano di Peppe o di Zia Isab.a se questi si vedranno capaci di far qualche passo, e contemporaneamente gli farà tenere come rispo- sta di M.a un foglio d’improperj per sollievo del suo stomaco. Allora leverà la maschera con Carolina, e tutti due faticheremo per far la cosa più pubblica che si potrà. Puoi credere qual sia la mia rabbia, quella di Luigi non è minore: ma questa volta non l’inghiotto, la vomito per Dio.