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avendo ricevuta, com’Ella certamente già sa, la nota proposi- zione di matrimonio, si è confidato segretissimamente su que- sto punto col mio cugino Melchiorri, ch’è suo intimo; e questo, non avendo alcuna cosa segreta per me, mi ha riferito il suo discorso, quantunque il Cav. l’avesse pregato di tacermelo. Il Cav. è molto propenso a questo trattato, e benché sul momento non si trovi all’ordine di venire alle seconde nozze, desidera che l’affare non manchi di effetto. Stima molto la parentela, ed è contentissimo dell’educazione, delle qualità morali, e dello spirito della giovane, secondo i ragguagli che ne ha potuto avere. Conosco che mi usa più buone grazie del solito, anzi ultima- mente m’invitò a pranzo. Mio cugino mi assicura che il Cav. sarà trattabilissimo circa la dote, e che anche sopra di questa si è spiegato con lui in genere, molto favorevolmente. Ilo cre- duto di doverla informare di tutto questo, e di non far torto con ciò a mio cugino che mi ha pregato di non parlarne ad alcuno: come anche ho creduto di doverlo intieramente tacere al Zio Carlo. So che questi le ha scritto del Memoriale che ho fatto presentare al Segretario di Stato per consiglio e col favore del Ministro di Prussia. Se il Ministro mi avesse lasciato tempo di chiedere a Lei i suoi consigli e il suo piacere, non avrei voluto che alcuno l’informasse di questo affare prima di me. Ma tro- vandosi allora il Ministro sul punto di partire (come è partito già da parecchi giorni),1 mi disse espressamente che non v’era luogo a dilazioni, e però mi convenne decidere dalla mattina alla sera circa l’impiego che s’aveva a domandare; e dentro due giorni portare il Memoriale in Segretaria di Stato. Non potendo interrogar Lei, consultai la cosa coi miei due Zii, e volendo il Ministro ch’io domandassi qualche impiego specificato e non in genere, mi decisi per quello di Cancelliere del censo, non sola- mente perchè così parve ai miei Zii, ma perchè credetti che così piacesse anche a Lei, avendomi detto spesso la Mamma che que- sto era l’unico impiego che mi convenisse. Presentato il Memo- riale, e non restando a far altro per parte mia, non nego ch’io ebbi in animo di farle una sorpresa al mio ritorno, raccontan- dole il tutto a voce. Ora sapendola già informata, non voglio