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e concludeva chiamandomi suo collega filologo. Io non so quello che voi pensiate della prelatura. Oramai l’animo nostro è in istato di lasciar da parte il bello per attenersi all’utile. La carriera pre- latizia in verità offre presentemente grandissimi vantaggi, mas- sime a un nobile, perchè c’è grande scarsezza di Signori che si mettano in questa carriera, e il Segretario di Stato ama che certe cariche siano esercitate da nobili. Sicché si può sperare in breve e forse anche di primo lancio una Delegazione, e quindi un avan- zamento pronto ec. ec. Io mi trovava confusissimo, trattandosi di decidere de agenda vita, e di far la scelta dello stato, e questo in poche ore. Comunicai il biglietto ai due zii,2 e non posso negare che le loro viste non mi abbiano giovato, se non altro, perch’essi potevano parlare a sangue freddo. Tutti tre insieme discutemmo la cosa in modo che almeno io non mi potrò pen- tire di non averla pensata abbastanza. In somma è quasi certo che s’io avessi voluto farmi prelato, tu fra poco avresti sentito che tuo fratello in mantelletta se n’andava a governare una pro- vincia. La grande spesa ch’è necessaria per mettersi l’abito pao- nazzo, si sarebbe sostenuta con un imprestito, che qui si sarebbe trovato facilmente, quando si fosse avuta la carica, o l’assicura- zione della carica. Io mi diedi un’occhiata dintorno, e conchiusi di non volerne saper niente. Le ragioni, che ti potrei dire, son molte: io credo che tu convenga con me; in caso diverso, assi- curati almeno che io non presi questa risoluzione per irresolu- zione e poco coraggio: ma perchè da molto tempo, e prima di venir qua, e molto più dopo venuto, io ho fatto questa delibe- razione che la mia vita debba essere più indipendente che sia possibile, e che la mia felicità non possa consistere in altro che nel fare il mio comodo. La mia natura porta così, e me ne sono accertato per tante esperienze che non ne posso più dubitare. Per conseguenza l’entrare in carriera non fa assolutamente per me. Posto dunque che io doveva cercare un impiego secolare, dopo averli passati tutti in rivista, ci assicurammo che non v’era alcuno che mi convenisse se non quello di Cancellier del censo. In questo uffizio tutti i posti sono occupati, ma al Segretario di Stato non manca modo di sgombrarne uno, trasferendo l’oc-