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mani. Se per parte del governo, t’inganni; perchè in verità tutto viene dalla negligenza di quest’uffizio postale che non dà le let- tere se non quando gli torna comodo. Coll’ultimo ordinario ho avuto una lettera di mio padre del 28 febbraio, segnata qui col- l’impronta 2 Marzo, e p[er] conseg. arrivata due ordinarii prima. Una lettera di Giordani dei 16 Febbraio, segnata qui 27 Feb- braio, m’è stata pur consegnata ai 9 di questo. Le ultime tue e di Paolina mi sono state rese subito, perchè portano l’indi- rizzo in casa Antici. D’ora innanzi non lasciar mai di metterlo, e dillo ancora a mio padre, se vuoi. Un nome finto farebbe più danno che vantaggio, perchè la lettera si perderebbe più facil- mente nella moltitudine, ma in ogni caso tu puoi servirti di quel Leonida Termopili che già mi scrivesti. Ti mando uno degli arti- coli da me pubblicati qui.1 Ti parrà una coglioneria; pur sappi che questo ha fatto che il Ministro di Prussia desiderasse di cono- scermi. Mi ha fatto dir varie cose obbliganti da varie persone: sono stato da lui: m’ha detto che questo è il vero modo di trat- tar la filologia, ch’io sono nella vera strada, che mi pregava cal- damente a non abbandonarla, che non mi spaventassi se l’italia non mi avrebbe applaudito, perchè tutti gl’italiani sono fuor di strada; che non mi sarebbe mancato l’applauso degli stranieri ec. Iia preso spontaneamente l’impegno di fare stampare in Ger- mania quello ch’io ho scoperto (come scrissi a mio padre) o fossi per iscoprire nelle Biblioteche di Roma: in somma mi ha mostrato tanto interesse, che sentendomi necessitato a partire di qua in breve, m’ha domandato se non accetterei volentieri qualche impiego. E in ultimo siamo rimasti ch’io gli porterò una memo- ria pel Segretario di Stato; che egli la presenterà e la raccoman- derà con tutto l’impegno; e spera di riuscire, perchè dice di aver molta amicizia col Cardinale, di essere altre volte riuscito, e che dovendo oramai partire (come farà dopo pasqua), si lusinga che non gli sarà ricusata una grazia ch’egli domanderà come l’ul- tima, e come di grandissima importanza per farlo partir con- tento. Vedete se si può dir di più: e se non bisognerebbe darsi i pugni in testa, quando si fosse lasciata fuggire quest’occasione. Intanto il tempo stringe, e bisognerebbe domandar subito un posto (fosse pure ambitissimo) il quale si potesse subito accor-