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gli postali cadono sulle lettere che vanno a te, e non mai su quelle che ne vengono, onde si potrebbe sospettare, che la direzione eccitasse qualche esame ec. Dimmi dunque nella prima tua un nome sotto cui io debba scriverti quando abbia qualche cosa di premura. Ti feci scri- vere nell’ordinario scorso da Paolina, perchè io ero immerso in una fatica bestiale; te la mando in questo stesso corso pregandoti di pre- sentarla a D.“ Marianna senza altro complimento che domandarle scusa se il carattere non è dei migliori, attribuendolo alla fretta, per- chè ho dovuto fare tutta la copia in una settimana. Non so ancora se abbia ricevuto una sinfonia che le inviai tempo fa per la posta. Tu sei un po’ trascuratello nell’eseguire le mie commissioni: ti prego diverse volte a ringraziare di certe cazzate Musicali che mi furono mandate per '/2 del P. Da Gugliano, e qualche tempo dopo scrivono a Pasini se le ho avute: segno evidente che tu non hai aperto bocca. Ma le tue stampe si potranno mai vedere? Alle corte Buccio mio, sempre più mi si fa doloroso lo star lontano da te: non ho attorno a me un amico, e siccome sai che io sono evangelico'nella massima qui non est mecum ec. tutti sono miei nemici. La tua assenza mi ha fatto stringere mag- giore amicizia con Luigi, che verrà degno della nostra fratellanza se non altro per il cuore e per la devozione assoluta alla causa comune. Quest’è il solo che pensi come noi, ma poco pensa, com’è naturale. Ha voluto che gli faccia fare un flauto a sue spese, e suona continua- mente cose che Paolina Mazzagalli jer sera chiamò prodigi- Saprai che questa è stata nuovamente sposa con Oswaldo Carradori, e poi si è sconcluso p[er] l’interesse. Questo giovane ha più spirito di quel che credeva, scrive benino, e a certe insolenze che gli scrisse Peppe’ rispose rimandando la lettera col dire che credeva fargli un piacere rimettendo nelle sue mani una carta che faceva assai più torto a chi l’avea scritta, che a chi l’avea ricevuta. Roccel t:i è stato fatto interpel- lare, e ha detto definitivamente che egli è in trattato con un’altra, quando non andasse avanti entrerebbe ben volentieri nel partito pro- postogli. Si sa chi è quest’altra: vedova, e di dote minore o al più uguale: giovane però e bella: uscita dalla casa mercantile Casaretti di Ancona. Addio: godi della primavera, ed amami. Riapro la lettera per dirti che affine di esimerti da ogni rischio di spesa che le sconnessioni postali potessero cagionare, quantunque fran- chi l’involto, ho pensato meglio di diriggerlo a D.a Marianna med.a a cui non avrai più che a fare l’ambasciata di cui ti ho pregato.