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52i. A Monaldo Leopardi. [Roma 22 Febbrajo 1823] Carissimo Sig. Padre D. Pietro Cesanilli mi consegnò da sua parte il Varrone, di cui la ringrazio sommamente anche a nome di Melchiorri che n’è contentissimo e la saluta. Il zio Carlo mi disse e mi pregò di avvisarla che avea ricevuta la sua lettera, e che avendole già scritto col corriere precedente, le avrebbe risposto o con que- sto o col venturo ordinario. Ella avrà già saputo dai fogli pub- blici la morte del padre Trachini. Saprà ancora, o poco si curerà di sapere le stabilite promozioni di dieci o undici soggetti al Cardinalato, i nomi dei quali non mi ricordo, benché gli ab- bia sentiti almeno dieci volte. So1 che Dandini è destinato Ve- scovo d’Osimo, e Falsacappa di Ancona. Il freddo è tornato in questi ultimi giorni dopo un mese e più di primavera (non asciutta) ma è sopportabile anche senza fuoco, e stiamo tutti benissimo. Io fò molto moto e sono ordinariamente in giro per le biblioteche. Saluti cordiali di tutti. Le bacio la mano e doman- dando la sua benedizione mi ripeto

Suo amorosissimo figlio
Giacomo.

Roma 22 Febbrajo 1823

522. Di Monaldo Leopardi.
Recanati li 28 Feb.° 1823

Mio caro ed amo Figlio. Soggiungo brevemente alle due care vre 15. e 22. corr.°, perchè le faccende mi vanno un po’ soverchiando, e quelle in particolare che mi ha lasciate la generosità del mio antecessore. Ho piacere che il nro D.n Pietro vi recasse il Varrone del quale raccomando a Melchiorri