Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/763

sona con cui non ti sarebbe dispiaciuto di dividerlo. Qucst’è la prima donna, che pure è un fiore di salute, ma è martirizzata dai geloni assai peggio di te, mentre ha mezza gamba impegnata, e a me che credeva raccontarle una rarità col dirle che tu vi sei stato in letto fino a Giu- gno, ha detto che l’anno passato vi stette fino ad Agosto. Le ho pro- messo di scrivertelo: ma la poverina non si è potuta aver la tua cura; ogni sera ha dovuto alzarsi per istrascinarsi al teatro dopo aver fatto in letto anche le prove della Cenerentola che è andata in iscena jer sera. A questo proposito ti posso dire, che ho inteso una cosa assai bella, che voi altri col vostro Caraffa non avete. Adesso ho conosciuto Rossini: già fra noi un’impressione forma epoca più di un avvenimento: sicché non mi vergogno di parlarti del gran piacere che mi ha dato questa Musica, che è arrivata a carpirmi le lagrime. Veramente abbiamo una Cantante di cui sul serio comincio a sospettare che anderà fra le primarie, perchè ha un potere di voce di una estensione straordinaria. Figurati che la Bandi, di cui raccontano che alcuni Inglesi compra- rono il cadavere per esaminare la costruzione da cui risultava la mol- teplicità prodigiosa delle sue corde, aveva due tuoni meno di questa, che ha due ottave e due tuoni limpidi, e più sforzandosi. Se vuoi dir questo a tavola, dove c’è chi s’intende di musica, potrai dire, come il maestro mi ha fatto vedere sul pianforte, che ella ha considerando in chiave di violino dal G solreut con due tagli in collo sotto le righe fino al B mi con un taglio in collo sopra le righe e in caso di bisogno arriva anche al C solfaut, e C solfaut diesis.1 La sua chiave è di Con- tralto, per cui è scritta la sua parte nella Cenerentola, e t’assicuro che è un gusto il vedere quel temerario uomo di Rossini così ben rivaleg- giato e messo al dovere. In somma, un altro sonetto nacque l’altra notte dalla mia testa: questo ti basti. A questo passo Mamma si è trovata comoda di scrivere, e ha man- dato a prendere il foglio. Nel riprenderlo ho trovato che ha scritto sulla facciata dove andava il soprascritto: dopo essermi ben arrabbiato, ha bisognato averci flemma, tanto più che non v’è altro male se non che tu nell’aprir questa lettera non capirai come diavolo sia stata fatta. - Ti son grato delle confidenze che mi fai sui tuoi progetti. Mi ricor- do che la mattina in cui partiste, Peppe mi parlò molto sulla possibi- lità della medesima combinazione che Voi ora cercate. Ditemi se è vero che Marini ha tanta influenza sopra certi impieghi, e che la spende- rebbe ad una vostra parola; quando non vi piaccia di profittarne, non potrei farlo io? Io non voglio che i vostri avanzi: quando siate o in