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Di Pietro Brighenti. |
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Amico Veneratiss.0
Com’è mai possibile che non mi riesca di avere più vfe Lettere,
dopo tante espressioni di bontà e di amicizia, delle quali mi ricolma-
ste? La vra ultima è del 1. Marzo. Vi supplico a degnarvi di togliermi
d’affanno col dono sospirato di alcune vfe linee.
Vi prevengo avere fatte le solite spedizioni per voi delle opere Gior-
dani, delle quali in giornata sono usciti Volumi Nove cioè dal V.° al
XIII. e presto cominceranno ad uscire i primi quattro volumi. Voi mi
dovete per residuo nostri conti a tutto oggi S. 1.20. che vi prego a
rimettermi; ma più vi prego a scrivermi, e a certificarmi della vra grazia,
la quale io spero non avere demeritata. E pieno di riverenza mi rinnovo
il vfo d.mo Servit. ed Amico Pietro Brighenti |
Recanati 14 Ottobre 1822. |
Carissimo Amico. Io spero che voi non dobbiate credere che
il mio grande affetto verso eli voi sia diminuito in verun conto,
perchè sono stato lungo tempo senza scrivervi. Anzi co’ soli veri
e sicuri amici io mi prendo questa confidenza di tacere alcune
volte più a lungo dell'ordinario, perchè mi rendo conto che non
mi dimenticheranno per questo, nè lasceranno d’amarmi, nè
anche dubiteranno ch’io mi sia dimenticato di loro. Mando per
la posta franchi paoli dodici ch’io vi debbo per gli ultimi due
volumi usciti delle opere di Giordani, e paoli cinque che vi debbo
per le poesie del Parini; in tutto se. 1.70. Il nostro Giordani
che fa? E gran tempo che non ho più nuova di lui. Non so che
pensi di me. Io l’amo e ricordo a me stesso tutti i giorni, come
fo di voi. E forse fra poco potremo ricominciare a parlare insieme