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Il Sig.r Barili ripasserà a momenti. Mi scrive che ritornerà a rive- rirli se avrà il tempo ed a ricevere li loro comandi per la Capitale. Le rendo infinite grazie per le commissioni sebben piccole che mi ha date dopo tanto silenzio ostinato di ambedue. Ciò è stata per me una prova che non ho perduto la loro grazia e Padronanza. Vorrei poterli servire in cose di maggior importanza. Ne sarei pro- priamente ambizioso. Chi sà!... Tanto Lei che il suo Sig.r Fratello continuino ad amarmi, ed a credermi pieno di rispetto e d’affezione. Ho tardato a rispondere un’ordinario [sic] perchè sono stato poco bene. Ora sto meglio. Umo Dmo Oblmo Servo Natanaele Fucili

418. Di Pietro Brighenti.
Bologna 25. Ottobre 1821.

Mio buon amico. A quest’ora dovete aver ricevuto i volumi VI. e Vili, opere Giordani che vi spedii per la posta, sono più ordinari. Il vostro debito per questi due volumi, e pel volume V.° è di paoli dieciotto. Se potrete mandarmeli per la posta, (detraendo da essi l’im- porto della francazione) mi farete piacere. Ne ho in pronto altri due, che mi arriveranno fra pochi giorni, e mi conviene raccogliere denaro da tutte le parti per pagarli. - Rileggendo la vra del 28. Settembre,1 mi par certo di avervi risposto; ma non vi trovo la marca che soglio farvi, quando ho dato riscontro: quindi in dubbio scriverò questa let- tera dandovi cenno di tutto ciò che mi dite in quella carissima vostra, che sospirai una quaresima, voglio dire quaranta giorni. In verità che quasi maledii ancor io que’ vostri studi, che mi tolsero il favore di aver prima le nuove vostre; ma non fui, e non sono tanto egoista. Mi consolo anzi che siate occupato a qualche importante lavoro. L’Italia lo aspetta, ed è in diritto di pretenderlo dalla vostra erudizione e dal vostro ingegno. Quanto al nostro Giordani egli fu per un pezzo a Gine- vra, ed ora è ritornato in Milano molto migliorato della sua salute. Io l’ho tosto salutato e per Voi e per me. Mi chiedete se ho qui conosciuto una contessa Galamini, un Conte Torri Genero, e una Contessina figlia. Nò caro Amico: non ho cono- sciuto, nè udito ricordare questi signori, e difficile è che io conosca