flemma e tireremo via sinché [sic] Dio vuole. Dammi tue nuove e scri-
vimi qlche volta anche prima che lo faccia io med.a Saluta li Geni-
tori e li Fratelli e Sorella, amami e credimi la
tua Affma Zia.
F.M.
Milano 14. ottobre [1821] |
Giacomino mio adorato. Son certo che dopo non breve silenzio
desideri mie nuove; e io sono sempre ansioso delle tue. Dimmi dun-
que come stai, come sta Carlino, come Paolina, che mi ami sempre,
che mi ricordi a’ tuoi cari, ne son certo. Io ero all’estremo per questo
maledetto male di nervi, al quale credevo certo e prossimo fine colla
morte; e veramente della vita non avevo più altro che dolore. Sono
stato piuttosto forzato e spinto che persuaso a un viaggio della Sviz-
zera, come ad un rimedio. E contro ogni mia opinione, di moribondo
0 cadavere che io partii, son ritornato vivo, e molto sollevato dal male.
Capisco che se più presto avessi cominciato, e potuto continuare molto
più a lungo quell’esercizio, avrei profittato assai più della salute; che
tuttavia mi sento tenera, e poco stabile: ma è pur qualcosa aver inter-
rotto il male, e provatolo cessabile. Nella testa non ho guadagnato;
che ancora l’ho incapace d’ogni applicazione; e pur troppo l’avrò: e
questo è il peggior male, perchè mi priva del mio consolatore unico,
e di quello col quale non sento bisogno d’altro; senza il quale nè goder
posso, nè basto a soffrire. Io starò qui tutto ottobre; fors’anche parte
di Novembre. Son certo che mi darai subito tue nuove. Tremo che
ti affatichi troppo; e ti scongiuro a saperti conservare. Io penso sem-
pre a te; parlo di te con chiunque posso: chiunque mi conosce sa che
lu sei un prodigio, e che io ti adoro. Oh se ti potessi cavar di tanto
dolorose tenebre, e metterti in luce gioconda! Ma questo è uno de’
massimi tormenti miei di non poter nulla, e pur tanto volere per i più
cari. Addio Giacomino: conservati diligentemente; amami come fai;
scrivimi: bacia Carlino: e scrivendo a Paolina (che credo già partita)
mandale tanti saluti; e dimmi come si trova contenta: e in qual paese
c con chi è sposata; che non so perchè nè l’una nè l’altra cosa mi dice-
sli. Addio con tutta l’anima: addio.