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vostro, e a’ vostri servigi in tutto quello ch’io possa, ma con molto maggiore animo e cura, che per me stesso. Addio. Il vfo Leopardi

390. Di Natanaele Fucili.
Roma 28. Marzo 1821.

Stimo Sig.1' Conte L’Opera del Monti in carta ordinaria come desiderava la riceverà forse a giorni per la prima occasione sicura. Dessa hà costato S. 3. e non si è potuto avere un ribasso, meno che di 2. paoli, chiedendone da principio 32. paoli; per quanto si è stiracchiato. Ella deponga in altro incontro il pensiero di comprar libri in Roma perchè sono a caro prezzo. Pregherò il Sig.r Pierangeli di Monte Santo che parte a momenti perchè mi favorisca di portarli dentro al suo baullo. Il Raccoglitore ancora non è venuto. Ho fatto delle ricerche per rinvenire il suo articolo;1 ma per ora non mi è riuscito. Abbia pazienza ancora un’altro [sic] poco, e rad- doppiando le inquisizioni le più esatte, spero di rinvenirlo. L’assicuro che mi è mancato il tempo ma non il volere. Nella futura settimana mi ci occuperò indefessamente. Se Ella però vuol farmi una grazia di cui le ne sarò tenutissimo s’astenga per carità dai complimenti. Mi comandi liberamente, la prego de’ soliti complimenti, massime al suo Sig.r Fratello che tanto stimo, e mi creda suo Umo Dmo Oblmo Servo Natanaele Fucili

391. Ad Angelo Mai.
[Recanati 30 Marzo 1821]

Monsignore Veneratissimo. E sempre grave il domandare, tanto a chi domanda, quanto soprattutto al domandato. Ma molto più se chi domanda non ha diritto nessuno al benefizio, ed è primo a domandare; qual