378. |
Di Natanaele Fuctt.i. |
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Stimo Sig.r Conte
Eccola servita interamente. Di quanto piacere mi sia stata la tenue
commissione1 non sò esprimerlo. Da ciò m’assicuro che godo anche
lontano la sua Padronanza, e che Ella non mi ha dimenticato. Se più
spesso volesse graziarmi de’ suoi comandi nè [sic] proverei un mag-
gior contento.
Sono associato fin da Decembre al Raccoglitore Milanese. Se gra-
disse leggerlo, lo manderei a Recanati perchè dopo che lo ha letto, l’in-
viasse per la posta sotto fasciatura a croce al Sig.r Gaetano Felici a
Fermo per Campofilone mio carissimo amico a cui hò promesso. Il
primo quaderno che aspetto di giorno in giorno l’avrò per la posta,
e poi mi saprà dire se debbo continuare a mandarglielo. Mi sono asso-
ciato per Felici, giacché qui in Roma lo leggo sempre alla Biblioteca
Angelica; che viene periodicamente con la Bibliot. Italiana.
Mi riverisca il suo Sig.r Fratello. Mi continuino ambedue la loro
benevolenza. Io sto benissimo; godo assai del ben essere di Loro. Mi
favorisca presentare i miei più distinti rispetti al degmo Sig.r Mar-
chese D. Girolamo Antici, ed al Sig. Cav. Giuseppe. Mi comandi libe-
ramente, e mi creda
Suo Umo Dmo Oblmo Servo Natanaele Fucili |
379. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
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Signor Conte preg.mo
Più volte ho detto fra me: Ed è possibile che il conte Monaldo Leo-
pardi, da cui ho ricevuto cotante gentilezze, e mi si è mostrato cotanto
virtuoso, sia un uomo non giusto e non civile? Se considero le tante
lettere che gli ho scritto, le quali sono rimaste senza risposta, e princi-
palmente considero la cambialetta che più volte gli è stata presentata