di lamentarmi più dell’ordinario, anzi forse alquanto meno. I
voti ch’io fo per la felicità di V.S. desidero che sieno adem-
piuti, molto più di quello ch’io brami l’adempimento de’ suoi
benevoli desiderii intorno alla felicità mia. E ringraziandola,
ed abbracciandola riverentemente coll’animo, resto suo
Devotiss. Servitore ed Amico Giacomo Leopardi |
375. |
Di Ferdinanda Melchiorri. |
|
Caro Nepote.
La vfa Lettera1 ha di molto tranquillizzato il mio spirito, le vfe
promesse mi sono carissime, ed io vi sono tenuta della premura che
avrete per voi med.° come e più assai che se l’aveste per me. Vi accer-
to che non sarà inoperoso il mio affetto, ed ho di già fatti dei passi
che al sicuro spero non andranno a vuoto, non credo dovervi dire di
più ma credete che ho qualche cosa di consolante. Siccome però non
sono ancora certa così non voglio dirvelo. La gratitudine che mi dimo-
strate mi obbliga assai, ma gradirò che mi obblighiate quando sarà
tempo e quando io cercherò da voi qualche cosa intanto obbligatemi
col aver cura a voi med.° e col ricordarvi che io lo esiggo per tti li
titoli da voi. Sollevatevi ecco un ordine di più che io vi dò. Volete
che io faccia altrettanto? Lo fò per quanto porta la mia situazione,
ma Nepote mio quelle passioni che opprimono l’anima non si possono
vincere colla forza. La cara immagine è spre dipinta al mio sguardo,
la mente mia non concepisce altra idea, il mio cuore altro non sente
desiderio, quella diletta Madre ogni momento, mi è presente, ed io
vedo adesso che l’amavo più di quello credevo, essa mi accompagna
se veglio, se dormo, se passeggio, se prego, non vi è cosa Giacomo
mio che toglier me la possa dalla mente, e se vi fosse la fuggirei, il
mio dolore mi è carissimo, e cerco nasconderlo agl'altrui sguardi,
appunto affinché [sic] non si cerchi di dissiparlo, egl’è qto l’unico con-
forto riguardo a me, tti poi li trovo riguardo a lei pensando alle sue
virtù e la Religione ha troppo potere sull’animo mio pferlchè ad ogni
istante io non rinnovi il sacrificio di un oggetto si caro. Ah gran Dio,