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gnità di fortuna? oh mondo reo, invidioso d’ogni consolazione agli sfor- tunati! Come stai, mio caro? che fai? Io dopo quei 31. mesi di penoso languore, ho 2. mesi di sufficiente salute: ma così poco me ne assicu- ro, che io la uso tremando, come farei una tela di ragno. Vivo in conti- nui affanni di mali altrui; non avendo nè tempo nè voglia di pur pen- sare a’ miei. In tale stato vo lentamente frugando certe carte vecchie, e informi, per cavarne pur qualche cosuccia. Se qualche cosuccia ne uscirà, e tu la vedrai. Ma tu che fai, mio caro? Dammi di tue nuove, per carità. Dei pur sapere quanta parte della mia vita sia continua- mente il pensare a te, e di te. Ricordami caramente a Carlino, a Paoli- na: ricordami a te stesso, se non ti è vile l’essere amato con tutto il cuore dal tuo sviscerato ed immutabile amico. Addio, addio senza fine.

368. Di Ferdinanda Melchiorri.
Roma 30. Xmbre 1820.

Caro Nepote. Ero persuasa della parte che prendeva il vfo cuore nel mio dolore,1 sì caro Giacomo esso è stato ed è tale che il mio cuore non può conso- larsi, conosco tto, vedo tto, esamino la necessità il dovere di darsi pace, ma chi può comandare al cuore? Egli è un Tiranno che non sente legge, e fà strazio di un anima sensibile; ad ogni istante la rimembranza di quella cara persona mi è presente e mi tiene nella più dolorosa oppres- sione, cerco sollevarmi p[er]chè così esigge il mio stato il mio dovere ma è inutile, ho creduto qualche momento di soccombere io stessa e seguire la mia cara Madre; ma vedo che il Signore vuol che io viva per somigliarla in qualche modo, giacche sin’ora non ho fatto nulla di quel tanto ha fatto essa. Spero che di lassù ella non disprezzi le mie lagrime, quali sono spremute dal più fiero dolore bensì ma al tpo stesso dalla più viva e tenera riconoscenza al suo amore. Ah Caro Giacomo non la dimenticate giammai, il vfo cuore senta qllo che sente il mio cd io avrò per voi tfa la gratitudine. Siate però sicuro che non tra- scuro la mia salute. Essa non è più così florida come lo era al momento di qta sciagura, ma spero che tornerà ad esserlo, se così piacerà a Dio. Attenderò altra vfa Lettera come mi dite, intanto amico mio state sano, c non vi scordate che io vi amo.