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538. Di Ferdinanda Melchiorri.
Tivoli 7. 8bre 1820.

Caro Nepote. Le nre Lettere si sono incontrate per istrada,1 ho piacere, è segno che anche li nri cuori se l’intendevano, e io a voi, mentre voi a me pensavate, pensavo. Eccomi dque a rispondere alla carma vra. E molto tpo che io cono- scevo la situazione vra, e mi faceva molta compassione il vro stato, tale che contro il mio sistema di non impicciarmi mai ne’ fatti altrui, avevo sino da qualche mese, pregato vro Padre, a volervi far venire in Roma in mia casa per qualche tempo, lusingandomi che la dimora in questa Città vi fosse di vantaggio, esso mi ha fatto qualche rifles- sione ma non mi ha negato qto favore, e avrei sperato riuscirvi se voi stesso col progetto che mi fate non mi toglieste la lusinga di acconsen- tirvi. Eccovi però il mio sentimento. L’andare a Bologna, coprirvi una carica sarà forse facile l’ottenerlo, ma la vra salute poi, vi resisterà! Voi poco ci vedete, Bologna è un aria [sic] pessima per gl’occhi, e qual compenso se vi rovinate anche di peggio? Siete ancora molto Giovane, non siete mai sortito di casa, mettervi in questa carriera così di sbalzo non sò se sarà a proposito. Al contrario, venendo in Roma cominciate a sciogliere anche il vro tratto, prendete delle relazioni e da voi stesso potete poi procurarvi un impiego in Roma, ove tante cose di più mi sembrano favorirvi. Riflettete bene caro Giacomo che è bene prender delle misure prima di fare un passo affine di non sbagliarlo. Crederete che parli per mio interesse e che il desiderio di avervi a me vicino mi sorprenda ma nò assicuratevi che dove vedessi il vro maggior vantag- gio a costo di qualunque mio dispiacere vi consiglierei anch’io ad abbracciarlo, ttavia io vi assicuro che dove è duopo dell’opera mia e dove io possa giovarvi lo farò ben volentieri. Scrivo oggi stesso a vro Padre, gli fò noto il vro desiderio, gli dico avervi comunicato il mio progetto, che gli avevo detto di non dirvi io stessa, sino che non sapevo la sua volontà, voi veniteci a discorso, e assicuratevi che Esso non è per voi disamorato, ma gli fà dispiacere il vedere la niuna confidenza che avete in Lui. Esso certo penserà al vro bene non ne dubitate; intanto state tranquillo, e l’idea di sortire da una situazione che tanto vi pesa vi rallegri. Vi spiacerebbe dque di venire a star qualche poco