Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/538

di questo mio parere, giacché oramai credo che tutto sia falso in questo mondo, anche la virtù, anche la facoltà sensitiva, anche l’amore. Ma tuttavia perchè siamo lontani, mi pare che se fos- simo vicini ci consoleremmo scambievolmente. Caso che que sta e la passata mia si smarrissero, scrivo a Brighenti che ti avvisi di tutte due. Paolina e Carlo ti amano e compatiscono somma mente. Non ti affaticare a scrivermi, ma semplicemente fammi arrivare delle tue nuove. O mio caro e diletto amico, già non eravamo fatti per la felicità. Ma tu scordati un momento delle tue disgrazie in questo amplesso che ti dà con tutta l’anima un povero e sciagurato e amorosissimo giovane, incerto di ogni altra cosa fuorché d’esser sempre infelicissimo e di amarti perpetua- mente. Addio

308. Di Pietro Brighenti.
Bologna 17. Giugno 1820.

Sig.1' Conte Padrone e Amico veneratiss.0 Coll’ordinario ultimo ho ricevuto la pregiata sua del 9. unitamente agli S. 7.60. per la edizione della sua Canzone, la quale Lo Stampa- tore ha subito intrapreso di stampare. Vi saranno le 6. copie in quarto, com’EIIa desidera. Ho fatto i di lei saluti all’amico giordani, a cui ho scritto. Riguardo alle Lettere che io proposi, ch’Ella volesse pubblicare potrebbono essere tanto delle già scritte, quanto di altre ch’Ella appo- statamente si volesse dare la pena di scrivere, e riguardo alle prime, chi sa, che Ella non potesse ridurle in guisa da non dispiacere alle per sone, che vi si nominano. Intanto le rinnovo le mie scuse dell'ardir mio, e tutto attribuisca al desiderio che ho della sua gloria. Mi perdoni se scrivo poche righe. Sono da tre giorni incomodato di salute, e ora La febbre (di costipazione) non mi ha ancora Lasciato del tutto! Spero che le invierò quanto prima una copia della Canzone. Mi ripeto in fretta, e con tutto l’animo il suo dev.mo Serv.c e Amico Pietro Brighenli