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il di Lei s.r Padre mi ha risposto.1 È verissimo che io le aveva par- lato di stampare le di Lei canzoni nel giornale, e in questo caso non si sarebbe usato la carta, nè posta a profitto alcuno la intelligenza avuta col tipografo; ma debbo confidarle, che sino dalla prima Lettera il suo s.r Padre mi aveva esibito di compensare qualunque spesa o danno, la quale promessa se io calcolai per agire con maggiore libertà nel trat- iare l’accomodo di questa contrastata edizione, mi guardai bene di dar- mene perinteso con lo stesso S.r Conte Monaldo, e credei ch’Ella avrebbe gradito, che io piutosto a Lei ne parlassi, siccome ho fatto, quando siamo stati al caso. Io ho sul momento combinata la stampa della sua Canzone, e ho mandata ai Revisori La Lettera dedicatoria al S.r Co. Trissino, il quale ben merita da Lei questa distinzione. Io sono in corrispondenza con questo Signore, e Lo conosco per notizia avutane da molti soggetti distinti, e so essere degnissimo Cavaliere, li al proposito di questa dedicatoria voglio arbitrarmi a dirle una cosa ch’Ella donerà alla confidenza delPamicizia. Ma prima le ripeto che io nè sono, nè mi sogno di riguardarmi Letterato, ma pretendo di avere fatta molta pratica a giudicare ciò che piace, o non piace, e ciò che sarà accolto, o trascurato. Io dunque sono per dirle che Ella non solo ò poeta in tutta la grandezza del termine, ma è scrittore di Lettere tali, che io non crederei che l’Italia potesse presentare altri che la vinca in questo genere, compresi i più acclamati, e riveriti. Le dirò inoltre che avendo fatto vedere questa sua dedicatoria ad un’illustre [s/c] Let- terato,2 è questi pienamente convenuto nella mia opinione. Io vorrei dunque supplicarla di regalarne un tomo almeno all’Italia. Ma se il inio ardire è soverchio la prego di cuore a condonarlo. Io desidero la di lei gloria, e se mancassi nel giudizio, non manco certo nella retta intenzione. Venendo alla stampa della sua Canzone, tutte le copie saranno tirate in carta velina, e saranno 500. delle quali vedremo poi di collocarne in vendita alcune. La edizione sarà nitida, in caratteri nuovi, e io ho già latto al manoscritto le debite correzioni da Lei suggeritemi. Compreso la Legatura, carta, ec., insomma tutto, sono scudi dieci, come jeri mi disse lo Stampatore. Da questi ella defalcherà S. 2.40. mio debito con bei come segue, e dunque la spesa rimarrebbe di scudi 7.60. Io ho venduto copie 35 delle sue Canzoni S. 3.50 x. copia dino, baj. 80. una giordani 30. ” 1.10 Resto debitore di S. 2.40.