Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/510

sufficiente p[er] questo genere. Dell’associazione all’Albergati, 10 mi darei ben di cuore, e mi darò tutta la premura possibile, ma con troppo poca speranza, non essendoci paese in Europa che si curi di leggere meno di questo, anche libri di puro di- vertimento. Fratanto V.S. mi farà favore ponendomi tra gli associati. L’errore corso nel mio manoscritto p. 40. di cui Ella mi favo- risce d’avvertirmi, va corretto così Tutti tuoi pari andran tosto fra’ morti. Desidererei ancora che a pagg. 43. dove si legge, non voglio che queste Canzoni sieno intitolate ad altri che a voi ; Ella si compia- cesse di scrivere in vece così, voglio che questa Canzone vi sia dedicata in maniera anche più speciale. Nella mia dello scorso ordi- nario 13. corrente Ella troverà alcune cose intorno al nostro rarissimo Giordani. Del combinare collo stampatore, mediante 11 rilevare quel numero di copie che ho detto nelle mie passate, io le sarò tenutissimo, e desidero ch’Ella sia persuasa della viva e sincera obbligazione colla quale di cuore mi dico

Suo Dmo Obblmo Sre ed Amico
Giacomo Leopardi
290. A Pietro Giordani.
Recanati 20 Marzo 1820

Mio carissimo. Rispondo alla tua de’ 23 del passato avendo già risposto all’altra dei 15 il 6 di questo. Mi rallegro del bene che tu proccuri di fare a cotesta tua patria, e desidero ardente- mente che i tuoi disegni riescano a buon effetto. Sapeva de’ libri della repubblica,1 e quanto alla nullità della eloquenza ita- liana di cui tu mi scrivi, che posso dire? Tante cose restano da creare in Italia, ch’io sospiro in vedermi così stretto e incate- nato dalla cattiva fortuna, che le mie poche forze non si pos- sano adoperare in nessuna cosa. Ma quanto ai disegni chi può