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282. A Pietro Brighenti.
Recanati 21 Febbraio 1820.

Stimatiss. Sig. Avv. Prone ed Amico Non ho risposto coll’ordinario scorso alla sua graziosissima de’ 10 corrente, perchè attendeva la notizia che V.S. si com- piaceva di promettermi per esso ordinario. Ma sia per ritardo di posta, sia per qualunque cagione, non avendo veduto altra lettera, non voglio più tardare a ringraziarla vivamente dell'in- finita cordialità che V. S. mi dimostra, con protestarmele obbli- gato in perpetuo. Lodo e approvo tuttociò che Ella riflette intorno al formato della edizione, e parimente non posso non essere soddisfatto della carta e de’ caratteri, e così del prezzo, eccetto potendosi risparmiare qualche cosa, com’Ella mi dà spe- ranza, nel qual caso sarò ancora assai tenuto alla sua premura. Quanto alle legature particolari di qualche copia in carta sopra- fina, se desidererò che V. S. mi voglia favorire anche in questa parte di farle eseguire costì, le ne scriverò con altro ordinario. Circa l’uso delle copie, bramerei che V. S. me ne spedisse una per la posta, legate che saranno; e poi per li mezzi ordinari, cin- quanta in carta mezzana, e dieci delle soprafine. Le scriverò poi dove desidererò che V.S. impieghi la sua solita gentilezza col farne avere qualche copia a persone di costì, o di altri luoghi alla portata di Bologna. Il resto se V.S. vorrà darsi il pensiero di proccurarne lo smercio, mi farà un altro vero e segnalato favore, con regolarne il prezzo a suo pieno arbitrio, assicuran- dola io che non desidero se non la facilità della vendita, e per conseguenza della circolazione di quei pochi miei versi, e non l’altezza del prezzo. Nelle legature di tutte le copie sono pari- menti contentissimo di quanto Ella mi dice. E confidandomi riguardo alla correzione alla sua nota cordialità, la prego cre- dere ch’io resto con forte desiderio di mostrarle col fatto la mia sincera gratitudine

Suo Dmo Obblmo Sfe ed Amico
Giacomo Leopardi