Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/493

dimenticato della sua parola. Ora sono ad annoiarla con una preghiera che la sola sua gentilezza mi dà animo di farle. Con questa sarà un mio piccolo manoscritto che le invio per la posta, assicurato.2 Desidererei il favore che V.S. si compiacesse da darlo a stampare a mio conto in cotesta città, nel formato di 12. o 16. in maniera che non eccedesse i due fogli di stampa, in carta mediocre, eccetto una dozzina che bramerei stampata in carta di buona qualità, sia velina, sia com’Ella giudicherà più a proposito; e quanto al numero delle copie in tutto, non vorrei che uscissero dalle duecento alle trecento. E la legatura, desi- dererei che V.S. la facesse eseguire in carta colorata, ovvero in carta bianca stampata, come le parrà meglio. Ma soprattutto, dovendosi far la stampa in mia lontananza, la pregherei a volermi favorire di dar l’incarico della revisione a persona che vi ado- perasse tutta la diligenza ch’è necessaria in queste piccole edi- zioni, dove ogni minimo errore riesce vergognoso, e spesso anche fa gran danno al componimento, e all’onor dell’autore. E per- ciò, che il revisore non trascurasse neanche la punteggiatura, ch’io ho cercato di regolare nel ms. con ogni esattezza, paren- domi che anch’essa faccia non piccola parte della buona o cat- tiva qualità dello stile, massimamente in questa sorta di scritti. Quando V. S. si voglia compiacere di favorirmi, ragguaglian- domi poi della spesa, me ne crescerà infinitamente la riconoscen- za ch’io le professo. Ma desidero principalmente, ch’Ella scusi il mio ardire, attribuendolo alla confidenza che ho nella sua cor- tesia. E con grande e sincera stima ho il bene di dichiararmi

Suo Dmo Obblmo Servitore ed Amico
Giacomo Leopardi
278. Di Pietro Brighenti.
Bologna 10. Febbraro 1820.

Veneratiss.mo Sig.r Conte Padrone osservando0 Ricevei ieri La onorevole sua del 4. Io avrò sempre come una gra- zia qualunque comando le piacerà di abbassarmi. Nel pochissimo, che