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276. Di Pietro Odescalchi.
[Roma li 2 Febraro 1820.]

Sig-r La società dei compilatori del Giornale Arcadico di Roma, è venuta nella determinazione di formare un Elenco di Collaboratori Esteri per la loro Patria, ma Italiani, e ciò per desiderio di unire tutti i più cele- bri Letterati, ed invitarli tutti a concorrere alla gloria di detto Gior- nale. Ella, che meritamente per i suoi talenti e per la fama che nella letteraria Repubblica si è già procurata gode della più estesa, e nobile reputazione, è stata dalla società designata a far parte di questo Elenco ed ha incaricato me, come Direttore di renderla avvertita di questo suo desiderio, e di dimandarle il permesso di poter stampare il di lei nome unitamente a quello degli altri letterati Italiani, che gentilmente, e graziosamente non hanno disdegnato di acconsentire al voto di que- sta nostra società. Le chiedo in grazia di significarmi più presto che può la sua volontà, come la prego di prevalersi di questo giornale se avesse qualche memoria, o estratto da publicare, e tanto i miei Com- pagni che me ascriveressimo ad onore e a gloria se potessimo vantare di avere inserito nei nostri fogli un qualche dotto suo lavoro. Profitto di questo incontro per protestarle la verace mia stima, e la sincera mia devozione. Devmo ed Oblrho Servitore Pietro Odescalchi Roma li 2 Febraro 1820.

277. A Pietro Brigi-ienti.
Recanati 4 Febbraio 1820.

Stimatiss. Signore Sino dall’Ottobre p.p. credendo più sicura un’occasione a mano, che la posta, consegnai una lettera1 per V.S. ad un Signore di qui, che partendo per costà mi promise di ricapitar- gliela; ma non avendo mai veduto riscontro, credo che si sia