zioni conoscer meglio il mondo e conoscerlo pratticamente: nessuno
ve ne contrasterà la giusta e ragionevole idea. Ma a farne il primo peri-
coloso passo avete bisogno di consultarne in prevenzione chi lo cono-
sce meglio di voi, un amico fedele, un che abbia per voi un vero e
leale interesse. E chi più interessato per voi, chi maggiore e miglior
vostro amico del vostro stesso Padre?
No, Giacomino mio, non vi fate trasportare da quella nera malin-
conia che purtroppo v’investe l’anima e i sensi, che tutta si mostra
in quanto m’avete scritto, e che fino ad una trascendente e terribile
misantropia sembra avanzare a gran passi. Ricomponete il vostro spi-
rito: senza illusione senza entusiasmo riconoscete il maggiore il migliore
amico nel Padre vostro: egli lo è e non può esserlo diversamente: apri-
tevi con candore e con fiducia con lui: ove non credeste di poter farvi
a un primo incontro superiore all’umor triste che sventuratamente vi
occupa, fatevi strada a lui per mezzo del vostro maggior Zio materno:
egli lo ascolta, e il Cavaliere è troppo saggio per metter voi nelle vie
della prudenza, e combinare col vostro Sig.R' Padre le più convene-
voli e prudenti misure a rendervi un giorno nel miglior modo possi-
bile e regolare, sodisfatto nel presente desiderio vostro e con reciproca
armonia di famiglia, pienamente contento. Questo è il mio consiglio
nel vostro caso, e ne giurerei il buon effetto. Voi perdonatemene il
suggerimento e la libertà a chi vi è
Obbmo Ser.° ed Am.°
Xaverio Broglio d’Ajano
Recanati 10 Settbre 1819. |
Stimatissimo Sig.
Non vorrei essere importuno, ma temo di parere incivile col-
l’avcr taciuto fino ad ora alle sue ultime. Ora Ella sappia che
io Le ho sempre risposto e accorgendomi dalle sue, che le mie
lettere erano smarrite, ho replicato, e finalmente ai 16 di Ago-
sto p. le scrissi dicendole che non trovando altro mezzo, avea
preso il partito di assicurar quella lettera. Ma essa per isbaglio
del Direttore di posta, in cambio di essere assicurata, fu sola-