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pello a tutta Recanati che se ne maraviglia e allo stesso mio padre) ciò sia provenuto dalla freddezza della mia natura? Domando se questo è il premio che mi dovea aspettare: domando se c’è un altro padre nella stessa Recanati in circostanze molto più incomode del mio, che avendo un figlio delle speranze ch’io dava, non avesse fatto tutti gli sforzi possibili per procurargli quello che a chiunque mi conosce è sembrato naturale e necessario fuor- ché a mio padre: domando se i Galamini, se i Giaccherini,'1 se gli altri tanti di questa specie che di 16 anni ebbero già più libertà che non ho io di 21, sono migliori di me: domando se io ho perduto il fiore della mia gioventù, spargendo fatiche e sudori incredibili, fuggendo ogni altro piacere, rovinandomi assoluta- mente e p[er] sempre la salute negli studi, p[er] vivere in Reca- nati e ottener quello che ottengono tutti i miei compatrioti: domando se io dopo tanti travagli e danni, non debbo formare sulla mia vita futura altra speranza che quella che resta ai Gala- mini e ai Giaccherini, che menano la loro gioventù come ognun vede. E se mio padre aborrendo ogn’idea di grande e di straor- dinario si pente d’avermi lasciato studiare, si duole che il cielo non m’abbia fatto una talpa, e in ogni modo, non solamente non mi concede niente di straordinario, ma mi nega quello che qua- lunque padre in qualunque luogo si fa un dovere di concedere a que’ figli che mostrano un solo barlume d’ingegno, e vuole risolutamente ch’io viva e muoia come i suoi maggiori, sarà ribel- lione di un figlio il non sottoporsi a questa legge? che non cre- dete che mio padre abbia intorno a me le intenzioni che ho dette, assicuratevi che così sta la cosa, e s’egli vi mostra diversamente credetemi che v’inganna, credetemi che inganna anche altri, sapendo che pochi convengono interamente alle sue massime, credete a un giovane che benché tale, conosce profondamente il carattere delle persone colle quali è convissuto fin dalla nascita. Ed io so di certo ch’egli ha protestato che noi non usciremo di qui finch’egli viva. Ora io che voglio ch’ei viva, e voglio vivere anch’io, e questo da giovane e non da vecchio quando sarò inu- tile a tutti e a me stesso, mi gitterò disperatamente nelle mani della fortuna, e se questa mi sarà contraria come non dubito,