mette acqua che basta, e lo scrittore cava tutto da se, non lo
deriva da lontano, sicché riesce spontaneo ed accomodato al sog-
getto, e in oltre caldo e veemente, nè lo studio lo può raffred-
dare ma conformare e abbellire, come ha fatto nel caso nostro.
Mio caro e solo amico, voglimi bene, abbiti rispetto, salu-
tami il conte Trissino, e non ti curare ch’io ti dica s’io t’amo,
e se Carlo e Paolina si ricordano di te.
Mio carissimo. Ricevo stamattina la tua amorevole e dolente dei
21. giugno. Domattina vado a Possagno a trovare Canova, e star seco
alcun giorno. Poi egli partirà; non so se per tornare a Roma subito:
io andrò girando qua intorno un poco; poi andrommi a fermare a
Milano. Il più sicuro è che tu mi scriva là; perchè parmi che meno
si perdano le lettere colà dirette. Per tema che questa mia non ti giunga,
prego Brighenti di farti almen sapere che ho ricevuto la tua, e subito
fatta questa breve risposta. Ma che vuoi? se anche di Brighenti in pochi
dì ho perduto due lettere! Oh poste insopportabili. Io vivo sempre
in questa gran debolezza e tremore de’ nervi: però uso la licenza amo-
revole che mi dai di scriverti poco. Sento nel cuore la tua stranissima
e dolorosissima situazione: oh dio! è pure una gran cosa! Nondimeno
fàtti coraggio (quanto il concede la salute) a seguitare negli studi: mi
pare impossibile non venga un qualche giorno che ti sia di giovamento
e conforto. Io lo desidero tanto tanto, che non mi posso indurre a dispe-
rarne. Ottimamente dici dell’Apologià di Lorenzino; che a me pare
la sola cosa veramente eloquente della lingua nostra. Troverai molto
meno robusta e vibrata la Congiura de’ Baroni; ma polita assai, benis-
simo condotta; e piena di cose utili, e che fanno pensare ai casi umani,
ai re, ai popoli. Abbraccia carissimamente per me Carlino, e salutami
infinitamente Paolina. Io ti abbraccio con tutto il cuore senza fine:
abbracciamoci: sono malsano, e oltre ogni dire malinconico anch’io:
ma tu giovanissimo, e grandissimo ingegno. Spero certo che aliquando
fata aspera rumpes. Addio caro caro. Da Milano ti scriverò: e tu la
(verso il finir di luglio) mi manderai avviso d’aver ricevuto la presente.
Addio con tutta l’anima.
3*3 Biblioteca Cosmnale
Dan Dcni.io di Sarra
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