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le occasioni per luoghi alquanto lontani. Fra tanto, mentre vo facendo le ricerche necessarie, vedendo che V.S. così amore- volmente mi si mostra desiderosa di leggere le mie povere can- zoni, mi fo un pregio di spedirlene una copia per la posta, in segno della mia vera stima e gratitudine. Dal nostro Giordani manco di risposta a due scritte a Vi- cenza. Ella mi favorirà molto salutandolo amorosamente in mio nome. Desidero occasioni di servirla e di potermele mostrare pie- namente ed efficacemente

Dmo Obblmo Sre
Giacomo Leopardi

P. S. Avrei caro ch’Ella si compiacesse di spedirmi per la posta una copia delle prose di Giordani,1 aggiungendo paoli 3 di suo valore al mio debito per la Cronica del Compagni, che attendo da Pesaro insieme cogli altri libretti non ancora ricapitati.

226. A Michele Leoni.
Recanati 21 Maggio 1819.

Stimatissimo Signore La fama singolare di V. S. m’avea già mosso da molto tempo a desiderare la sua conoscenza, ma non a ricercarla, trattenen- domi la cognizione del mio poco valore. Finalmente il deside- rio vince ogni altra considerazione, e io mi risolvo a tentare la benignità di V. S. con questa lettera e colla stampa che l’accom- pagna. Dalle quali Ella potrà stimare quanto io mi sia confi- dato nella sua cortesia, e forse non le sarà discaro che la fama che divulga le altre sue virtù, non taccia nè anche di questa. Io non vorrei, ma temo d’essermene abusato colla licenza che mi son presa, e perciò mi volgo a pregare V. S. che mi perdoni, e se a questo effetto è necessaria maggior benignità che non