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coi modi, onde questi sariesi all’Italia fatto ascoltare? Quest’accop piamento di età e di pregi in disproporzione con essa e quasi in oppo sizione fra loro mi riesce veramente meraviglioso; nè Giordani potea darmi più vera prova d’amicizia, che avvicinandomi a chi egli stesso ammiratissimo così ama ed ammira. Bramo che queste poche linee vengano a farle testimonianza de’ miei sentimenti e della mia gratitudine, a cui il dispiacevole accidente, che mi priva dell’onor del suo dono, scema appena la vivacità, e sopra- tutto mi auguro che le future lettere, di cui volesse essermi cortese, camminino così sicure, come sono desiderate dal suo obbl.mo e aff.mo Serv. Montani

223. Di Leonardo Trissino.
Vicenza 5 Maggio 1819.

Stimatissimo Signor Conte. Che io dovessi all’amicizia del Signor Pietro Giordani infinitamente, si sapea da me assai. Ma per cosa del mondo non avrei potuto immaginare che in grazia di Lui mi venisse il segno di cortesia distinta, col quale V. S. mi rende confuso e con- tentissimo. Non posso, quale purtroppo io sono, che offerire animo grato all’uno e all’altro per sempre; ma sono certo che all’impegno mio io non verrò mai meno. Il Signor Giordani mi avea comandato da molto tempo di rispettare il nome di V. S. come uno de’ più begl’ingegni d’Ita- lia, la quale dicea, dee promettersene assai; e la qualità del giudice valea bene qualunque prova. I giorni, a’ quali viviamo, non sono degni de’ versi cantati da Lei, Signor Conte. F. l’autore di essi meritava sicura- mente stagione migliore. Ma noi dobbiamo confortarci molto di pos- sederlo. Il Signor Giordani sta bene. Oggi otto piangerà pubblicamente la morte di un suo amico caduto giovine affatto.1 Mi fo’ coraggio pre- gare V. S. di non faticare così negli studi che ne potesse venir danno alla sua salute preziosa. L’ingegno suo, ancorché non fosse bello d’al- tro, basterebbe per sè solo a farsi famoso. Vivo tranquillo, nè senza superbia, che V.S. vorrà conservarmi l’amorevolezza che generosa- mente mi ha conceduta; e che tratto tratto mi verrà segno di essa colle notizie sue, delle quali io sarò sempre in desiderio grandissimo, e le quali mi saranno da questo momento cosa necessaria, perch’Ella ha