di tempo, ed io son fatto proprio un Isocrate, in questo però
solamente, ch’io scrivo due righe in una giornata faticandoci
di continuo. Paolina vi saluta caramente. Addio carissimo. Avvi-
satemi se sono arrivate costì le lettere e i versi che v’ho detto.
Addio: finalmente bisogna ch’io vi lasci, ma v’abbraccio tene-
rissimamente come uomo incomparabile e unico. Non son degno
che m’amiate, ma l’amore non è governato dalla ragione. Per
tanto amatemi, già che avete incominciato. Addio. Addio.
206. |
Di Pietro Brighenti. |
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Illmo e chiariss.0 Signore.
Ho avuto con L’ultimo Corriere il veneratiss.0 di Lei foglio 15.
corr. ma non mai emmi arrivato il precedente, che dice avermi indi-
rizzato. Spiacemi che sia andato smarrito, e molto più se io avessi per-
duto l’incontro di servire a qualche suo comando.
Quando all’Importo dell’Eusebio del Sig.r Ab. Maj, se Ella non
avesse altro mezzo, potrà se le piace, far versare gli S. 5.35. al Sig.r
Giovanni Cisterni di Ancona, il quale ne riconosca il Sig.' Avv.'1’
Luigi Baldini di Forlì.
L’amico Giordani che la riverisce, mi ha ricercate notizie di Lei,
e mi parla molto del dispiacere di essere privo de’ suoi caratteri.1
Mi tenga, o Signore, nella preziosa di Lei grazia, e mi creda sem-
pre con tutto l’ossequio
suo devmo obblmo Servitore
avv. Pietro Brighenti
Nipote Cariss."
Ho riveduti con sommo piacere i vostri graditi caratteri nella lett.a
dei 19.1 Con sincerissima soddisfazione vi scorgo l’applauso che han