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Rosmini, del Reina del Trissino del Montani. Vi ringrazio della lettera dell’ottimo nostro Mai.5 Ditemi se l’ho da rimandare. Ma la vostra dei 13 è tanto affettuosa ch’io non intendo come abbia potuto guadagnarmi tanto amor vostro. Se non che mi si scema qualche poco la maraviglia considerando quello ch’io vi porto, e le angosce che ho provato parecchie volte che le vostre lettere hanno indugiato più dell’ordinario. In somma io vi cedo in tutto, ma in questo no sicurissimamente, non crediate ch’io ceda nè possa mai cedere a voi nè a chiunque si voglia. Dirà bene il Perticari e son persuaso ancor io che tutto il buono a Roma sia p[er] li preti. Ma non capisco poi quello che soggiunge. Forse che a Roma io cerco stanza da dimorare? e intanto non esco di Recanati in quanto fuori mi manca luogo? o se mi trovassi tanto danaro quanto bisogna per vivere nel- l’Accademia Ecclesiastica, vorrei scemarmi la libertà, potendo goderla intera? E quanto alle speranze, siamo da capo, giacché nunziature e cose tali, si dieno pure a quegli accademici, saranno sempre p[er] li preti. Ora il vivere in quell’accademia non costa poco, mentre coi 14 scudi il mese non hanno appena la metà del bisognevole, e del resto conviene che si provvedano con altra spesa, che porta a tutti quasi il doppio, e a molti assai di più. Ma quando eziandio costasse il meno che si possa immaginare, questo non è il caso mio, cercare il dove, ma il come. Mio padre è stradeliberato di non darmi un mezzo baiocco fuori di casa, vale a dire in nessun luogo, stante che neppur qui mi dà mai danaro, ma solamente mi fornisce del necessario come il resto della famiglia. Mi permette sibbene ch’io cerchi maniera d’uscir di qua senza una sua minima spesa; e dico mi permette, già ch’egli non muove un dito per aiutarmi; piuttosto si moverebbe tutto quanto p[er] impedirmi. Ora vedete che cosa posso far io, non conosciuto da nessuno, vissuto sempre in un luogo che senza il Dizionario non sapresti dove sia messo, disprezzato come fan- ciullo, avendo p[er] favore segnalatissimo una riga di risposta dove mi dicano che non hanno tempo da badarmi. Dirò un’al- tra cosa. L’esser tutto il meglio p[er] li preti, mi par che mi fac- cia piuttosto in favore che contro, atteso ch’io certo non voglio