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A momenti spero di spedirle una Copia dell'Innocenzo da Imola del nostro ottimo, ed egregio Giordani,2 ma benché questo Libro sia in ispedizione sino dal giorno 6. corr.e non emmi ancora giunto. L’Autore mi ha incaricato con premura che un’esemplare [sic\ sia tosto spedito a V. S. Illma; e io non mancherò certo di puntualità nella Com- missione. Io La supplico, degniss.0 Sig.r Conte, di onorarmi de’ suoi coman- di, de’ quali in attenzione, con tutto il rispetto, passo a professarmi devotamente suo um.“ e dev.mo Servitor vero avv. Pietro Brighenti

181. A Massimiliano Angeleli.i.
[Recanati 19 Febbraio 1819]

Veneratissimo Sig. Marchese Il Sig. Pietro Giordani, come suo, così anche mio stretto amico, mi scrive ch’io mandi copia a V. S. de’ pochi versi1 che saranno con questa, assicurandomi ch’Ella non se ne sdegnerà, ma piuttosto l’accetterà benignamente, ancorché il dono sia pove- rissimo, e il donatore sconosciuto a V. S. Non dubito ch’egli sapendo, come sa, tutto questo, non abbia giudicato che l’uma- nità di V.S. bastasse a compensare questi difetti; e per tanto mi fo animo a seguitare il suo consiglio, massimamente ch’Ella, quando la mia piccolezza superi la sua cortesia, non potrà que- relarsi di me che ho fatto il volere di un suo amico, e dovrà perdonarmi questo fastidio in riguardo dell’amicizia. E quanto al dono V. S. farà quello che le piacerà. Ma se questo le riuscirà malgradito, e l’ingegno del donatore le parrà dispregevole, a ogni modo non vorrei ch’Ella rifiutasse il mio povero ossequio; anzi la prego fervidamente che si compiaccia d’avermi sempre per l’avvenire in conto di suo

Dmo Obblmo Servo.
Giacomo Leopardi

Recanati 19 Febbraio 1819