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164. A Francesco Cancellieri.
[Recanati 8 Gennajo 1819]

Veneratissimo Sig.'c Padrone ed Amico Alla sua gentilissima dei 9 del passato risposi immediatamente il 14 dello stesso, ringraziandola come seppi di tanta cortesia, e pregandola che del noto Ms. volesse fare stampare trecento copie, delle quali una mezza dozzina in carta cerulea, e fare che si legassero in carta gialla o simile. Non vedendo riscontro, temo forte che la mia lettera non sia smarrita per uno degli errori di posta tanto ordinari, particolarmente nelle lettere di questo povero paese, dove si può dire con piena verità che commet- tendo qualunque oggetto alla posta con qualunque direzione, si commettono intieramente al caso. Ora perchè mi dorrebbe soprammodo ch’Ella dovesse stimarmi così negligente e inur- bano da lasciare per sì lungo tempo senza risposta una lettera tanto cortese, per questo solo motivo torno a scriverle, e ripeto quello che le diceva nell’altra mia, che eccetto dodici copie, le quali prendo ardire di supplicarla che voglia accettare per un minimo contrassegno della mia vivissima gratitudine, non guar- dando alla viltà del dono, le altre mi farà grazia ordinando che si consegnino nel Collegio Capranica al Vicerettore Sig.' D. Natanaele Fucili, al quale ne scriverò. Ma temendo Lei, e temendo io parimente che la stampa non incontri opposizione per parte della Censura, la prego che venendo impedita, o volen- dosi alterare in qualunque minima cosa il Ms. si compiaccia di spedirlo direttamente per la posta sotto fascia al Sig. Pietro Gior- dani a Piacenza. Mi perdoni questo nuovo fastidio, mi dia notizie della sua salute delle quali possa rallegrarmi, e augurandole insieme colla mia famiglia un felicissimo capo d’anno, mi dichiaro invariabilmente suo

Devmo Obblmo S.rc ed Amico
Giacomo Leopardi

Recanati 8 Gennajo 1819