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ed i loro! Deponete per sempre quel volto tetro; alzate quella testa incurvata; aprite quella bocca, tenacemente chiusa tutte le volte che state in compagnia dei vostri, o che in compagnia di altri non si parla di letteratura. Voglio confidarvi che io cessai affatto di più assistere alla vostra tavola, dacché [sic] mi accorsi che Voi e Carlo ostinatamente resistevate agli impulsi che vi davo di parlare. Se tanto ributtante riu- scì a me questo vostro contegno, immaginatevi quanto affligente dovrà riuscire ai vostri degni genitori, che invece di trovare nella compagnia dei Figli, tanto colti e letterati, un piacevole divagamento alle proprie cure, dovran pur troppo trovarvi un continuo pascolo alla più decisa tristezza. Quanto vi ho scritto con franca penna è dettato dal vero bene che vi desidero, ed il motivo renderà scusabile presso voi il mio assunto. Non temete peraltro che più vi molesti con sì fatte osservazioni, poi- ché o esse vi convincono, e non ne occorrono altre; o esse son da voi disprezzate, e non vorrei più gettar tempo e fatiga per meritarmi il vostro disprezzo. Vi abbraccio e mi ripeto con sincero attaccamento Il V.° Affmo Zio Carlo Antici

162. Di Pietro Giordani.
Piacenza 5. gennaio 1819

Prima che io parli coi miei carissimi Giacomino e Carlino, ai quali ho pur da dire tante cose, devo salutare e ringraziare infinitamente la loro cortesissima cd amabile sorellina; che si è degnata ricordarsi di me, e mandarmi dei saluti; e non permise che io rimanessi in danno, per quelli che andarono dispersi dalla malignità delle poste, e me li fece ripetere. Io ho sempre innanzi agli occhi quel suo volto modesto e soave; ma la voce non so di che color sia, che non credo averne mai udito tanto da potermene formare idea: e vorrei che mi diceste il nome di lei. Ma sopratutto ringraziatela molto e molto di questa sua bontà, della quale io le sarò sempre gratissimo, e sempre le serberò l’obligo nel cuor mio. Ora vengo a voi due, miei dolcissimi amici. Sappiate dunque che il giorno 12. decembre io mi partii per Milano, non tanto per cedere