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158. A Francesco Cancellieri.
[Recanati 14 Decbre 1818.]

Pregiatissimo Sig.rc Pne ed Amico. Non posso esprimerle abbastanza con parole la mia gratitu- dine per la tanta premura e cortesia con cui Ella si compiace di riscontrare il mio foglio relativo al noto Ms. Dello Stampa- tore e del prezzo non posso essere se non soddisfattissimo. Quanto al numero delle Copie, a me ne basteranno 300. Del restante Ella mi farà gran favore, se vorrà ordinare che se ne imprima una mezza dozzina in carta cerulea, e far piegare e coprire tutti i fogli costì con carta gialla o come meglio le paia. Circa alla distribuzione, non volendo farne spargere costì se non poche copie, e far passare il rimanente in Lombardia, basterà ch’Ella si voglia compiacere di spedirmene per la posta, come il libricciuolo sarà stampato, e di accettarne Ella una dozzina in povero contrassegno della mia vivissima riconoscenza, che vorrei di tutto cuore poterle dimostrare con cose meno frivole. Il resto, frattanto ch’io attendo risposta di Lombardia, s’Ella non crederà che stia sicuro presso lo Stampatore, potrà ordi- nare che si consegni nel Collegio Capranica al Vicerettore Sig. D. Natanaele Fucili, il quale ne avrà cura secondo ch’io gli scri- verò. Ma già sino da quando io le spediva il Ms. era e sono anche presentemente nello stesso timore con Lei, per rispetto alla Cen- sura, la quale in caso che non volesse passarlo, o vi ordinasse qualche minimo cambiamento, prego Lei a volerlo spedire diret- tamente per la posta sotto fascia al Sig. Pietro Giordani a Pia- cenza. Come mi confonde ciò ch’Ella mi dice di volersi incari- care Ella stessa della correzione, così mi attrista fortemente la notizia della continuazione dei suoi dolori, dei quali, bench’Ella sappia sostenerli eroicamente, non può non affliggersi chiun- que conosce l’importanza della sua preziosa salute per il bene delle lettere, e la incredibile bontà del suo cuore. Ritornandole i saluti affettuosissimi di mio padre e di mio fratello, io le auguro