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A Giovan Battista Sonzogno. |
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[Recanati 27. Luglio 1818.] |
Stimatissimo Sig.
Sono molto tenuto a V. S. della buona opinione ch’Ella ha
di me senza mio merito, e ringraziandola, vengo subito al punto
della materia adattata ad entrare nella sua Collana degli Storici
greci volgarizzati, ch’ella crede che possa essere nelle mie carte.
10 non trovo altro che faccia al caso eccetto una mia traduzione
italiana dei nuovi frammenti di Dionigi d’Alicarnasso scoperti
dal Mai, scritta però con tale affettazione che ambedue ci
faremmo ridicoli divulgandola: tanto che quantunque da prin-
cipio avessi in animo di pubblicarla, consideratala meglio la misi
da parte e fo conto d’averla scritta per mero esercizio nè m’in-
durrei per cosa del mondo a mostrarla a chicchessia. Ci sarebbe
anche una Lettera che contiene l’esposizione e le prove di un
mio parere intorno ai detti frammenti, con parecchie emenda-
zioni del testo greco, scritta dopo gli opuscoli del Ciampi e del
Giordani in questo proposito; il qual mio parere hanno creduto
11 Giordani e il Mai che non sia lontano dal vero: ma nè pur
questa la posso rilasciare in proprietà dovendosi forse collocare
in una piccola Raccolta di varie mie bagattelle.1 Nondimeno in
caso ch’ella desiderasse, potrei mandamele una copia accioc-
ch’ella ne facesse il piacer suo, ritenendola o pubblicandola prima
0 dopo la stampa della mia raccolta che non può comparire se
non di qui a parecchi mesi. Mi dispiace di non aver altro da
poterla compiacere, tanto per cagion sua, quanto perchè l’opera
mi par bella e utile e onorevole all’italia: e per mostrarle che
avrei caro di soddisfarla purch’io potessi, le dirò che ho qual-
che intenzione di tradurre in volgare il trattato di Luciano del
Come vada scritta la storia,2 il quale dall’un canto mi pare che
converrebbe alla sua Collezione giovando a mettere in chiaro
le opinioni dei greci intorno alla maniera di scrivere l’istoria,
ma dall’altro canto non vedo che si possa collocare fuorché avanti