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134. Di Pietro Giordani.
Vicenza 15. luglio [18x8]

Mio carissimo Giacomino. E un pezzo che non vi scrivo, nè ricevo lettere da voi. Non voglio però che di me vi dimentichiate, nè vi cre- diate dimenticato da me. Circa la metà di agosto, penso di vedervi ed abbracciarvi: sul fine di questo sarò in bologna: là scrivetemi, se vi piace; e fate raccomandare la lettera al Signor Avvocato Pietro Bri- ghenti. Non so esprimervi con quale e quanto animo desidero di vedervi, e di potervi fare contento della mia visita. Certo sareste di tutti i mortali felicissimo, se il vostro bene potesse esser opera mia. Caro Giacomino; crediate che di cuor vi amo grandissimamente. Ricordatemi servitore al Signor padre, e al fratello, e voi vogliatemi bene, poiché tanto vi amo. Addio, caro giacomino; addio addio.

135. Di Giovan Battista Sonzogno.
[Milano li 18 di Luglio 18x8.]

S.r Conte Ven.mo Dal Manifesto, che ho l’onore di qui unirle, Ella, S.r Conte ven.nK) vedrà essere io per dare esecuzione ad una bella impresa, che da alcun tempo desideravasi dal Pubblico Italiano, quella della Collana degli antichi Storici Greci volgarizzati. Ma nell’intraprenderc la stampa di questa Collana io non mi sono proposto soltanto di fare il bene, che non fecero quelli che mi hanno preceduto, ma di rendere inoltre la mia Edizione più che per me si potesse degna dell’approvazione delle colte e discrete persone. E con tale intendimento mi sono rivolto ad alcuni valentuomini, eruditi nella greca letteratura, onde avere da essi e consiglio ed ajuto in una si vasta mole di oggetti. Ella fra quelli che si distinguono nella cognizione di greci autori, c in ogni parte di buon gusto, tiene un assai distinto luogo; ed a giusta ragione ha qui come altrove sinceri ammiratori. A lei adunque con sin- golare fiducia mi dirigo per avere il favor suo, e per ornare la mia edi-