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rare di loro stessi. Se però vi concedo di essere stanco del mondo, non vi concedo già di essere stanco nè punto meno ardente negli studi; ne’ quali vi voglio sempre caldis.0 e ardentis.0 anche p[er] me, che tutte le forze in q.la maladetta città bisogna che le pigli dall’animo mio e dalle lettere vfe. Però non mi parlate di q.lc cose con isvogliatezza, che mi scoraggite. Non accade incolpare la penuria di libri. Già non è p[er] voi l’apprendere, ma il far fruttare l’appreso. Se credete che io stia molto bene a libri, v’ingannate ma assai. Se sapeste che Classici mi man- cano!. Uno che ve ne nominassi vi farebbe arrossire p[er] me: e certo mi darete della bestia pel capo quando verrete qua. Ma le mie entrate non bastano p[er] comperarli: e delle altrui io non mi voglio servire più che tanto. Credo che sarete persuasissimo che qui nè p[er] governo, nè p[er] nessun’altra cosa non si stia meglio che a Piacenza. Questa poi è la capitale de’ poveri e de’ ladri: ma i vizi mancano (eccetto q.to di rubare) perchè anche le virtù. Ditemi di grazia almeno i nomi di cotesti uomini insi- gni che avete in patria.4 Qui ne abbiamo da settemila tutti insigni p[er] la pazienza che hanno di stare a Recanati, la quale molti Nobili vanno perdendo. Le donne poco più hanno di q.'° che si son portate dalla natura, se non vogliamo dire un poco meno, il che si può bene d.la più parte. Non credo che le gra- zie sieno state qui mai, nè pure di sfuggita aH’osteria. Nella mia brigata domestica che non è poca, se ne sentono alla giornata delle così belle che è una maraviglia. Ma io ci ho fatto il callo e non mi fanno più male. Eccettochè adesso p[er] q.lc febbri putride che corrono, qualche volta temo che non mi facciano qualche scherzo e non mi guastino lo stomaco: ma confido che q.l° com’è stato così sempre starà saldo, non meno pel morale che pel fisico. De’ molti fratelli ne ho uno1 con cui sono stato allevato fin da bambino (essendo minore di me di un solo anno) onde è un altro me stesso, e sarà sempre insieme con voi la più cara cosa che m’abbia al mondo; e con un cuore eccellentis.0 e ingegno e studio di cui potrei dire molte cose se mi stesse bene, è il mio confidente universale, e partecipe tanto o quanto degli studi e delle letture mie; dico tanto o quanto, perchè discor-