venturo vi vedrò sicuramente. Ponete ogni vostro pensiero a conser-
varvi. Perchè non cavalcate? ciò dovrebbe pure giovarvi. Lo studio
v’è nocivo; ma l’ozio noioso vi tormenterà: procacciatevi dunque (ve
ne prego) qualche salubre esercizio. Non potete credere quanto mi
punge il pensiero d’una salute sì preziosa. Addio, carissimo: v’abbraccio
cordialissimamente: riveritemi il vostro Signor Padre; e seguitate a
volermi bene, poiché io sono tutto vostro. Addio addio.
89. |
Di Giuseppe Maria Silvestrini. |
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[Roma-Minerva-Ospizio 10. Sett.c 1817.] |
Stimo Sig.r Conte mio Prie
Il carino S.r D. Natanaele Fucili mi ha favorito a di Lei nome il
prezioso dono della traduzione del lib. 2. dell’Eneide di Virgilio: vera-
mente preziosa per la purezza ed eleganza dello stile, e per la proprietà
esatta, e fedele e concisa de sentimenti del sempre grande Autore. Ad
altri l’ho communicata, e tutti encomiandola fino alle stelle bramano
dalla di Lei felice penna la traduzione degli altri libri, che si lagnano
d’essere dimenticati. Lo bramo anch’io, e frattanto la ringrazio di tanta
bontà e considerazione che non meritavo.
Al P. Taylor ho consegnato la di Lei pagella. Anch’egli stenta alcun
poco a determinare i vocaboli tecnici di marineria, ma è già a buon
termine.1 Subito che avrà compito il lavoro, mi farò un dovere di tra-
smetterlo o direttamente, o per mezzo di D. Natanaele.
La prego de’ miei rispetti a Signori di sua Casa, e specialmente
al Sig. Decano2 degmo, e alla Sig.a Masucci, e Sig. Mse Melchiori i
quali ebbi la sorte d’inchinare più volte nelle terme Umanatensi.’ La
prego altresì dell’onore de’ suoi comandi, considerandomi per suo
dmo obbmo servitore
Dr. Gius.' M.a Silvestrini da Bed.c
Teol.° Casanatese
Roma-Minerva-Ospizio 10. Sett.e 1817.
Ad eccitamento ulteriore le sia la ristampa della traduz.c di Anni-
bai Caro che si sta preparando nobilissima a spese della Principessa
di Galles.'1