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che Ella mi ha fatto notare l’amicizia che è tra la lingua nostra e la greca, ho preso a riflettervi sopra seriamente, e aperto qual- che prosatore greco, ho trovato con grandissimo piacere che la sua osservazione è verissima e maestrevole, tantoché qualche passo di autor trecentista mi è paruto aver sembianza di tradu- zione dal greco. Non è maraviglia che io non mi sia accorto prima di questa parentela tanto evidente (e già probabilmente l’inge- gno mio senza il suo avviso non se ne sarebbe accorto mai) per- chè fin qui de’ prosatori nostri ho avuto p[er] le mani piuttosto i cinquecentisti e gli altri che i trecentisti. Della maniera dei quali, che mi pare la stessa candidezza, e soavità, come avrò potuto farmi un po’ di capitale in mente, voglio subito porre ad effetto il consiglio ch’Ella mi ha dato di studiare di propo- sito e tradurre alcuno dei più antichi prosatori greci che mi pare debba essere opera di singolare diletto e utilità. Le cose che io volea dirle sopra i suoi opuscoli, vagliono tanto poco che io mi vergogno a cacciarle fuora. Perchè Ella me lo comanda, lo farò, ma non si aspetti poi altro che qualche nulla. Ella una volta ha usato non per tanto negativo senza l’aggiunta del secondo non. Io mi ricordo di aver letto che non per tanto non nega senza un altro non, appunto come non può dire: non- dimeno egli è, chi vuol negare che sia. Ma l’avrò letto presso qualche grammaticaccio da nulla, e a ogni modo Ella vegga la bella osservazione che è questa mia. Ho notato che Ella, come mille altri de’ buoni, usa nominando le persone pel solo cognome, lasciare l’articolo. Ora da qualcuno vissuto certo tempo in Toscana, ho sentito che questo là non si fa, e non si vuol che si faccia, perchè, dicono, il cognome è aggettivo e non può stare da se, valendo quanto il patronimico dei greci, onde come non si dice, p[erl e[sempio] Pelide assolutamente ma, il Pelide, così non si può dire, Salviati Valori Strozzi, ma il Salviati il Valori lo Strozzi. Questa ragione a me quadra e può stare che negli antichi non si trovino molti esempi contrari. Veda Ella se le par buona. Fra le sue prose in modo singolarissimo mi è pia- ciuta quella sopra un dipinto del Camuccini e uno del Landi,6 dove ho ammirato la leggiadria e morbidezza straordinaria, e