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51. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 2 Aprile 1817.

Mio veneratiss.0 Sig. Conte Ho ricevuto il preg.° foglio, che mi ha fatto l’onore di scrivermi in data del 21 spirato marzo. Con questo corso di posta ho di bel nuovo scritto ai SS." Marson- ner e Grandi di Rimini per farmi render conto della nota Spedizione N° 8, quale voglio sperare non sarà smarrita ma soltanto sviata. Con- doni Ella frattanto questo mostruoso ritardo, però affatto innocente p[er] parte mia. Accolgo e col massimo piacere la graziosa proposizione che mi fa del Ms. della traduzione dell’AIicarnasso e pregola spedirmela unita- mente al testo scritto in lettere ordinarie cogli accenti, che, previo esame, le saprò poi dire se meglio convenga aggiungerlo o no alla versione. Circa all’altro Ms. caduto nelle mani del Sig. Acerbi mandai tosto p[er] ricuperarlo, ma essendo assente il d.t0 S.r Acerbi non potrò ria- verlo che al di lui ritorno che sarà nell’entrante settimana. Faccio allestire quanto si è degnata ordinarmi e procurerò pronta e sicura occasione p[er] fargliene la spedizione. Frattanto pregandola de’ miei ossequi al veneratiss.0 S.r Conte di Lei Padre, passo a rasse- gnarmele con devota stima Dev.° Obb.° Servi Ant.° Fort.0 Stella Cordialiss.™ saluti al suo signor padre e a tutta l’egregia famiglia.

52. Di Pietro Giordani.
Milano il df di Pasqua [1817]

Signor Contino amatissimo. Se io volessi dirle tutto quello che mi pone in cuore la sua dei 21. marzo, io non finirei, dio sa quando. E anche volendo frenarmi e temperarmi, eli'avrà pur bisogno di perdo-