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II Sig.r fucili m’ha detto, che Ella desiderava il mio sentimento sulla censura o recensione del salterio di Venturi. Egli è difficile di giudicare di un’opera che non si conosce, con tutto ciò Le debbo dire che le di Lei osservazioni mi sembrano giuste. 11 Sig.r Venturi avendo adottato per base del suo lavoro il testo ebraico masoretico con punti, doveva prefiggere questo alla sua traduzione, un testo senza punti nel suo libro è una assurdità e contradizione. Ella sà che in molti luoghi si può leggere con vocaboli che danno un senso assai diverso da quello che rappresentano i punti, per cs. il verso del salmo 4 da Lei citato con una semplice variazione delle vocali ed il cangiamento di un caph in un beth è stato interpretato diversamente dai 70 e dal Vulgato in luogo di '"Pr leggendo: nD*2 ZÒ '112? ...usquequò...graye5 corde? usquequò diligetis vanitateli! etc. si potrebbero citare molti esempi simili, ma per dirle il mio qualsisia parere intiero, mi sembra che il Sig.r Venturi non dovea seguire nè il lesto puntuato nè il non puntuato, ma che secondo i lumi della critica più recente dietro i lavori di Kennicott, e de Rossi dovea prima di tutto emendare il testo, e poi per interpretarlo consultare le antiche versioni orientali come fecero il nostro Ducontant dela Mollette, e l’Italiano Saverio Mattei. quanto poi alla traduzion poetica, si crede in oggi generalmente, che i salmi essendo in molte parti intraducibili letteralmente, conviene piutosto sforzarsi di tradurre per così dire lo spirito che le parole dei Salmisti. La prego di favorirmi altri libri per potermi occupare in questa soli- tudine Loretana. Io gliene professerò un eterna [sicj gratitudine; e pre- sentando i miei rispetti ai SSg.1 Genitori sono con vera stima e attac- camento il di Lei um.° e div.mo servitore il Can.° Vogel

42. Di Pietro Giordani.
[Milano. 5. marzo 1817.]

Illustrissimo e pregiatissimo signor Conte Che VS. Illustrissima fosse ricca d’ingegno e di buoni studi già lo sapevo, non solamente credendolo a molti, ma pure a me stesso, per aver Ietto parecchie delle sue cose, che mi diedero a vedere VS. già molto avanzata per una via, che dal volgo de’ nobili e dei dotti è abban-