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giacomo leopardi |
tarla da parte loro, e di baciarle la mano, ciò [sic] che io faccio in loro e in mio nome, pregandola a credermi immutabilmente
Suo Affmo Figlio Giacomo |
Recanati 12 Agosto
12. | Ad Alessandro Mattel. |
[Recanati 28. Decembre 1815] |
Eminentissimo Principe
Il fregiare le opere proprie col nome di personaggio illustre fù spesso orgoglio, interesse, costume. L’umiliare all’Emza vfa Rma questo mio componimento1 è rispetto amore riconoscenza. Rispetto l’augusto e sacro carattere che la veste, amo le virtù somme che ne la rendono degna, e professo devota gratitudine alla parzialità2 con cui le è sempre piaciuto di riguardare mè stesso, e la mia Famiglia. A compatire la piccola opera mia la ecciterà il riflesso alla mia età poco più che trilustre, e a perdonarmi il coraggio di dedicargliela le sarà scorta quella abituale bontà che la rende amabile a tutti. Io chiamerò compensate le primizie dei miei travagli, e fausti gli esordii della mia letteraria carriera, avendone potuta desumere l’opportunità di umiliarmi al bacio della Sacra Porpora, e segnarmi con profonda venerazione Dell’Eminenza vostra Rma
Umo Dmo Obblmo Sfe Giacomo Leopardi |
Recanati 28. Decembre 1815
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