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di notare nei passati volumetti. E sono Errata Corrige p. 68 lin. 7. lui lei p. 151 lin. 14. qui en ciant qu’ien ciant e m’demori emdemori Ambedue questi errori sono molto notabili. Il secondo si trova anche nell’edizione Marsand, ma bisogna assolutamente correg- gerlo, giacche proviene manifestamente da ignoranza della lin- gua provenzale. Del 1. e 2. volumetto del Petrarca Ella mi favorì cinque copie, ed io profittando della sua liberalità, ne diedi qui ad alcuni amici. Del 3. e 4. volumetto ho ricevuto una sola copia, e però gli esem- plari di questi miei amici restano imperfetti. Non so se sia sover- chia indiscretezza il pregarla di volermi dar modo di comple- tarli. La sua bontà cagiona il mio ardire, del quale le chiedo perdono. Io conosco e stimo la Dama autrice della nuova versione del Sogno di Scipione, ma non so se debba stimare questo suo lavoro, il quale non ho veduto, non essendone a lei rimasta neppur la bozza, che aveva già bruciata quando il ms. le fu tolto. In caso che io possa vedere il ms., le scriverò circa il crederlo capace o incapace di aver luogo nella sua Collezione. - Le son vera- mente grato della confidenza fattami sul conto del Sig. Broffe- rio, al cui nome resterò amico come prima. Desidero a Lei ed alla sua famiglia lietissimo e piacevolissimo il soggiorno e il ri- poso della campagna. Ella avrebbe ben diritto di sollazzarsi un poco, essendo per l’ordinario così infaticabilmente e costante- mente occupato. Mi conservi I’amor suo, ed abbracciandola, mi dichiaro con vera tenerezza di cuore

Il suo affettuosiss. sre ed Amico.
Giacomo Leopardi