Tutti la riveriscono unitamente a mad. Padovani, ed io l’abbrac-
cio di cuore.
Il suo cord.mo amico
Ant. Fort. Stella
994. |
Ad Antonio Fortunato Stella. |
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Signore ed Amico amatissimo
Alle sue gentilissime dei 13 e dei 16 del corrente. Ella
dimanda se io ho nulla da suggerirle in materia di libri di lin-
gua, per iscuole ec. Verisimilmente Ella conoscerà l’Antologia
francese in prosa, del Sig. Nòel, opera che ha avuto un applauso
e uno spaccio grandissimo in Francia, con ripetute edizioni, e
che riesce tanto piacevole a leggersi, anche agli stranieri, e a
chi mira a tutt’altro che a studi di lingua.1 Ultimamente si è
pubblicata a Parigi da un celebre letterato una nuova Antolo-
gia francese, sul metodo del Nòel, ma contenente una scelta
nuova di pezzi. A me pare che un’opera simile sarebbe nel tempo
stesso piacevolissima ed utilissima in Italia e fuori, se si appli-
casse agli scrittori italiani il detto metodo, e si facesse quindi
un’Antologia italiana della medesima sorta che la francese; opera
che finora manca affatto. Quest’opera esigerebbe un giudizio
assai fino, una vasta lettura e cognizione dei nostri classici;
dovrebbe contenere una copiosa scelta di pezzi estratti da scrit-
tori italiani di tutti i secoli, pezzi tutti rimarcabili per bellezza
o utilità sia di pensiero, sia d’immaginazione, sia di narrazione
ec. Condizioni essenziali sarebbero che questi pezzi fossero tutti
in lingua purissima; tutti non troppo brevi, nè troppo lunghi,
perchè la troppa lunghezza nocerebbe alla varietà, e la troppa
brevità darebbe all’opera l’arida, noiosa e scolastica forma di
un sentenziario. Ella pensi un poco a questo progetto, e forse
converrà meco che, eseguito veramente bene, potrebbe riuscire