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A tutta la sua famiglia, e al Sig. Luigi in particolare, i miei distinti saluti. Mi ami e mi creda sempre

suo affettuosiss. amico e sre.
Giacomo Leopardi
992. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 13 Setti 1826

Signore ed Am.co amatiss. Rileggendo la c.a sua 3 e 6 corri trovo giuste le riflessioni sue intorno al Cinonio. Se ne dimetta dunque per ora il pensiero; tanto più che anche a Reggio se ne vuol eseguire una edizione con aggiunte, e che in certo modo vengo pregato di dar campo all’esito di quella innanzi di por mano alla mia. Quando sarà il momento (e forse questo sarà un momento per i miei figli, e non per me) Ella m’assisterà pel piano del lavoro e non per altro. Sarìa mia intenzione in tal caso di dare un libro pei giovanetti, intitolato 11 Cinonio per le scuole, ossia... Dovrebbe contenersi tutto in un volume di poca spesa e quindi di facile esito; ch’è quello a cui un libraio dee principalmi mirare. E per l’esito i libri di lingua e per le scuole sono quelli che meglio rie- scono. Onde, lasciando da un canto il Cinonio, veda se in tal maniera avesse qualche cosa da suggerirmi, o per eseguirla Ella stessa, o per farla da altri eseguire. Mi par d’averle scritto che l’amico Compagnoni s’occupa ora per me d’un piccolo dizionario di sinonimi e frasi ita- liane. Spero che questo lavoro non debba esser meno fortunato della Teorica de’ Verbi da lui compilata, della quale, in pochi anni si sono fatte tre edizioni. Nella mia due setti le ho parlato del Dizionario filosofico filolo- gico. Esso in ogni caso sarà sempre il lavoro a cui potrà applicarsi, poiché è di suo genio, e di mio genio ancora purché non trovi ostacoli alla Censura. Anche l’operetta sugli abbagli presi dal Monti mi riusci- rebbe carissima. Di quanti fogli crede Ella che potesse venire il volume? Sto attendendo risposta anche alla mia del dì 6, e l’abbraccio di tutto cuore Il suo vecchio cord.1"0 amico Anti Forti Stella