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Sto aspettando le prove residue del Petrarca, del quale ho ricevuto, corretto e rimandato il primo foglio de’ Trionfi. Credo che nel fine Ella vorrà dare l’indice, conforme si legge nell’edi- zione del Molini.3 Quest’indice mi par necessario. Avverto però che il prof. Marsand mi disse che l’indice del Molini era molto scorretto. Di più, avendo noi cambiata la punteggiatura nel corpo dell’opera, converrà che anche i versi che si porranno nell’indice, sieno punteggiati allo stesso modo. Però converrebbe che i suoi correttori avessero la pazienza di riscontrare ciascun verso dell’indice coi loro corrispondenti nel corpo dell’opera. Se Ella si può fidare che questa operazione sia fatta da’ suoi correttori con esattezza, come io ben credo, non le sarà neces- sario spedirmi le prove dell’indice. Una contessa Malvezzi di qui, dama di molto spirito e molta coltura, ha composta una traduzione del Sogno di Scipione Cice- roniano,4 il manoscritto della quale le è stato rubato da un ami- co, e mandato a stampare, essa non sa dove. Mi ha pregato che io le domandi se per caso il ms. fosse stato inviato a Lei, in vista della sua edizione delle Opp. di Cicerone. Ella mi farebbe molto piacere se potesse soddisfare in qualche modo alla sua curiosità. 6 Settembre. Ho corrette e rimesse al Moratti le altre prove del Petrarca fino a pag. 756 inclusive. Aggiungo alle cose dette di sopra, che l’essere il Cinonio un libro classico e citato nel Vocabolario, sem- bra che debba rendere tanto più raccomandabile la integrità del medesimo in una nuova edizione. Tralascerei però affatto l’in- dice alfabetico dei capitoli; indice ridicolo, da che i capitoli sono disposti per alfabeto nell’opera stessa. Ella mi ami, e m’istrui- sca, se le piace, prontamente della sua intenzione circa il soprad- detto. Mille cordiali saluti alla sua famigliale sono, abbraccian- dola con tutta l’anima

suo affettuosiss. amico e sre
Giacomo Leopardi