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onde generalizzare e render quindi più utile la lettura del mio scritto; queste due considerazioni, e la prima specialmente, mi facevano essere parco anche di attico sale. - Credevo di trovare una scusa alle troppe artificiate domande e risposte con che mi vo agevolando la descrizion dei costumi, in primo luogo nella necessaria mancanza dei fatti che dessero special motivo alle medesime, in secondo luogo nella disposi- zion d’animo del lettore naturalmente apparecchiato al costante anda- mento del dialogo nel proposito prefisso, e in terzo luogo nella natura stessa di esso dialogo, che parmi non dover essere soggetto alle conve- nienze del dialogo comico teatrale, e poter vestire un abito nuovo e bizzarro, per la novità e bizzarria stessa de’ suoi interlocutori. Per ultimo, a giustificare lo stile, forse più ricercato che non conviensi a discorso familiare, mi faceva forte dell’esempio dei migliori dialogiz- zatori, i quali credettero conveniente di dare a questa maniera di dia- loghi una veste men negletta di quello che sogliasi nelle commedie, forse considerando che un tal ornamento sta bene nei primi, i quali non s’hanno che a leggere, laddove sarebbe sconveniente nelle seconde, che debbonsi rappresentare come fedeli imitazioni delle sociali con- suetudini. - Queste mie ragioni lusingavano grandemente anche una certa qual mia pigrizia, tristo frutto delle continue irritazioni nervose a cui sono soggetto. Peraltro fo di esse ragioni la stima che debbo farne, e le sacrifico volontieri alla verità, la quale in bocca di tutti mi è cara, e carissima nella sua. Frattanto, augurandole buona salute e prospe- rità, con piena stima me le protesto Dev.mo ed aff.mo servitore ed amico suo di cuore Luigi Stella

952. Di Francesco Puccinotti.
[Macerata 6 Luglio 1826]

Mio caro Leopardi. La tua ultima è veramente tutta intrinsechezza e benevolenza, e non manca di quel regalo che Lucilio solea chiedere sempre al suo Seneca, voglio dire di sapiente consiglio. Vedi se ho ragione d’andare beato e superbo dell’amicizia tua. - A caso l’altrieri da una delle nostre belle ebbi la bella notizia che tu hai pubblicato un Petrarca colle tue interpretazioni. Più volte ho io fatto voti che