Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1318

modo di pensare, questa è cosa riconosciuta impossibile da lungo tempo, e da ambe le parti. Del resto Mamma, come sai, ha gran cura di celare a Babbo le intemperanze della sua curiosità, ed egli mostrò di non saperne nulla a Paolina che glie ne parlò. - To non ho alcun male, caro Buccio, ma ti parlava di quell’abbandono e di quello scoraggia- mento che è l’effetto naturale dei due fallimenti che ho dovuto soste- nere in tutti i progetti e le speranze mie; uno per il disinganno comune a tutti gli uomini, l’altro per la contrarietà delle mie circostanze. Une femme d’esprit a dit que la perte de l’espérance changeait entierement le caractère (Delphine) io potrei aggiungervi, la complessione. E facile dalle mosse dei muscoli e dagli atteggiamenti della persona il cono- scere se un uomo spera più. E se in un vecchio si chiama star bene, quando non si sente alcun male, è vero male per un giovane il non sentirsi alcun bene per la vita. Ma chi sa meglio di te queste cose? Sii benedetto di ciò che vai scrivendo:1 a ogni passo io grido, Per Bacco questo pensiero era il mio. Non si è tanto infelice quando si scrive in quel modo, e la millesima prima mia disgrazia è di non poter discorrer con te sopra le infinite cose, che il tuo libretto mi mette o mi richiama in mente. - Altro bel lavoro per molte parti mi sembra il tuo Petrarca, ma anche qui la lontananza da te e dai luoghi dove i confronti son possibili m’impediscono di formarmene un’idea ben netta. Un errore, fra varj altri occorsi nella stampa, un po’ inesplica- bile, è quello nel v.° x.° st.“ 8.a della Canzone i.a (mi pare, perchè non l’ho alla mano) Spirto doglioso errante ec. e nelle note tu commenti la parola ignudo: il bello è che in tutte le ediz.' che ho potuto vedere sta errante.2 Mandaci il seguito, perchè io lo leggo parola per parola. E lo leggiamo anche insieme, ed io vi benedico perchè mi avete fatto arrivare a capire tante cose, che da me non ci arrivavo davvero; e figuratevi dunque quanto ve ne ringrazio, tanto più avendomi ser- vito così sollecitamente. Frattanto io mi conterò debitrice vfa di una lira, e poi seguiremo a fare i conti, ed a pagarvi à votre arrivée. Ora il vro Petrarca è nelle mani di Paolina Mazzagalli che ha mostrato aver desiderato molto di leggerlo, ma che non ho più veduta dopo che gliel’ho dato - Mi pareva di discorrere proprio con voi leggendo i vri Dialoghi, ed è certo certissimo, che anche senza nome di autore, fra mille e mille altre opere avrei giurato che quella era roba di Giacomo. Ma quelli non li avete mica composti costì, almeno il pmo, ne sono sicura - Per dirvi una cosa che ha relazione con il vro libro, e agli