gli risposi, che l’avrei servito, e siamo ancora in tempo, che però attendo
una sua decisione. Mi conservi la sua padronanza, ed amicizia, e mi
creda sempre con tutta la stima
11 Suo Dmo ed Obmo
Pier Lisandre Polidoros
chez M . Russier
Caro amor mio. La tua lettera di risposta, di cui mi parli nel-
l’ultima del 19, non mi è mai giunta. Puoi credere che la tua
ultima mi ha turbato assai, perchè da una parte mi rincresce-
rebbe che Babbo e Mamma prendessero cattive idee di me.
L’apertura della tua lettera, a te, credo io, non avrebbe potuto
nuocere, ma quanto a me, avrebbe potuto mettermi in cattiva
vista, cosa che mi dispiace molto, perchè ardendo di voglia di
riabbracciarti, e di tornare a star con te, mi sarebbe molto dolo-
roso di trovar gli animi di Babbo e di Mamma, mal prevenuti
sul fatto mio. Ma quello che mi ha turbato più di tutto, è stato
che tu mi parli di non so qual debolezza fisica. Dunque tu stai
male? Cariuccio mio caro, tu sai che la nostra esistenza è con-
fusa insieme; che se io non sono informato pienamente del tuo
stato, io non ho cognizione del mio; che se dubito di qualche
tuo male, non posso aver pace per un momento. Scrivimi ogni
cosa, non mi nasconder niente, per queU’amore infinito e sem-
piterno che noi ci portiamo, lo spasimo giorno e notte pensando
alle tue tristezze e all’infelicità del tuo stato. Non ti dirò già
che il mio sia felice, nè che io mi trovi molto più contento di
quel ch’io era in casa: ma pur credo che se tu fossi nelle mie
circostanze presenti, saresti più felice di me, o certamente meno
addolorato e disperato che in casa. Io ti vedrò certamente pre-
sto; ma intanto procura di rilevare come pensa di me Babbo;
introducine qualche discorso con lui se puoi, e scrivimene sin-