Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/131


epistolario-1810


tutto ci trovarete certa cosetta da godere in comune e credo che cotesti Signori la gradiranno perche [sic] sono un branco di ghiotti. Poi ci trovarete tutti li corni segnati col rispettivo numero. Ognuno pigli il suo, e vada in pace. Chi non è contento del Corno che gli tocca, faccia a baratto con li Corni delli Compagni. Se avvanza qualche corno lo riprenderò al mio ritorno. Un altr’Anno poi si vedrà di far meglio.

Voi poi Signora Carissima avvertite in tutto quest’Anno di trattare bene cotesti Signori, non solo col Caffè che già si intende, ma ancora con Pasticci, Crostate, Cialde, Cialdoni, ed altri regali, e non siate stitica, e non vi fate pregare, perche [sic] chi vuole la conversazione deve allargare la mano, e se darete un Pasticcio per sera sarete meglio lodata, e la vostra Conversazione si chiamarà la Conversazione del Pasticcio. Frattanto state allegri, e andate tutti dove io vi mando, e restateci finche [sic] non torno ghiotti, indiscreti, somari scrocconi dal primo fino all’ultimo.

La Befana


4. Di Sebastiano Sanchine.
[Recanati, Mondaini Kalendis Octobris 1810]


Jacobo, Carolo, Paolina, Aloysio Leopardi

Sebastianus Sanchinius S.P.D.

Quatuor epistulas in unam accepi, quibus quamlibenter, sicut illas cursim perlegi, respondere sic ex amici pharmacopea placet. Laetor primum de te, Jacobe quod recte valeas; meique valetudo ita prospera est, ut meliorem haud ullo tempore cuperem. Nunc, nunc rus aegre relinquendum erit, tuaeque domui remeabo, et denuo quaestionibus philosophicis operam dabimus. Opere praetium est in id studium totis viribus incumbere, secus tamquam nihil profectum erit. Memento multos sibi nomen philosophi vindicare, ast paene omnes mentiuntur, quia vix unus inter tantos merito sic appellatur. Fac inter paucos te recenseri, propterea laboris non te pigeat, sciens virtutem sibimet praemium esse quam maximum. Vale.


5