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si potrebbe persuadere di lasciarle stampare da se sole senza darle in prima nel Ricoglitore. E già sono inteso col Censore di dargliele da vedere fuori d’offizio a fine che il ms. non corra alcun pericolo. Ma per far questo meglio, come ho detto di sopra, mi piacerebbe che le Operette fossero accompagnate dalla prefazione. Tuttavia io potrò darle da rivedere anche senza di questa. Intanto io ne continuo la lettura, ma nei momenti, che son pochi, in cui io mi trovo libero da ogni cura, e sento che il piacere e l’ammirazione che mi destano, son sempre eguali, forse anche per una delle ragioni ch’Ella espone nel suo Parini, ed è che quasi sempre io mi trovo dell’eguale sentimento di Lei, e trovo spesso cose nuove, sublimi, non mai dette da altri, o veramente da me non mai intese, quantunque non poco, nel lungo corso della mia vita io abbia letto. Questa sola opera, io credo, deve bastare ad innal- zare ad alta fama l’autore: onde sarebbe indegna cosa il trascurar eh'essa vedesse la luce. Dal canto mio mi presterò quanto posso, e se mai qui non si potesse stampare, non mancherà mai a Lei il mezzo di farla stam- pare a Firenze ove son diversi i regolamenti della Censura da quelli della nostra. Ma tuttavia io spero che anche qui si potrà stampare, e ciò con mio gran contento. Già sulle Operette tradotte dal greco’ non havvi alcun ostacolo, o saranno le prime a stamparsi, non so però se prima o dopo la pubblicazione del Petrarca. Io amerei però che fosse dopo, se, come Ella me ne ha dato speranza, il Petrarca Ella potrà darmelo terminato in autunno. Dopo il Petrarca, giacché Ella non si è dimostrata contraria a tal lavoro, desidererei aver da Lei il Compendio del Cinonio,5 che non posso finir di dirle quanto sia desiderato: ond’io non solamente per amore che veracemente le porto, ma anche per interesse, di continuo io penso alla sua salute, che vorrei pure che fosse prospera sempre. Ho fatto prender memoria che alla prima occasione che si spedirà a Bologna (il che seguirà presto), sieno mandate a Lei col mezzo del sig. Brighenti altre qualtro copie del Petrarca e quattro del Saggio, ed anche una copia dell’Appendice alla Proposta.'1 Ella poi prenda egualmente memoria che, quante copie le potessero occorrere per l’av- venire Ella me le deve domandare con tutta libertà, certissima di farmi in questo un piacere. Ho una quantità di saluti e di me e della mia famiglia sì per Lei e sì per madama Padovani. Li accolga e li faccia accogliere, e mi ami Il suo cord."10 amico Stella